Le domande degli incerti

Recco: pronta al decollo la nuova homeschooling

Da “La dimora delle farfalle”

A pochi giorni dall’apertura del nuovo anno scolastico, la nuova homeschooling di Recco, “La Dimora delle Farfalle” che dal 16 settembre aprirà le porte ai bambini di età della scuola primaria e secondaria di primo grado, è presa d’assalto da genitori che necessitano di informazioni.

Proviamo a rispondere ad alcune delle domande più frequenti:

È legale frequentare l’homeschooling o si rischia l’intervento delle forze dell’ordine?

Frequentare una homescholing (scuola parentale) è un diritto di ogni individuo ed è legale dal momento che non esiste una “scuola dell’obbligo” ma l’obbligo all’istruzione.

In alcune nazioni il fenomeno homeschooling cresce giornalmente ad un ritmo esponenziale; secondo il Dipartimento della Pubblica Istruzione degli USA quasi 2 milioni di studenti vengono istruiti con l’homeschooling e i numeri continuano a crescere. Dal 2019 al 2020 la percentuale è cresciuta dal 3,4% al 9%. A ottobre la percentuale è salita all’11%, ora addirittura il tasso è arrivato al 19%.

In Inghilterra, sono oltre 70mila i ragazzi che si avvalgono della scuola parentale, 60mila in Canada, 3mila in Francia e 2mila in Spagna.

Per alcuni di questi paesi, siamo alla terza generazione di ragazzi educati al di fuori della scuola tradizionale e persino i college più prestigiosi al mondo come Harvard, Princeton, Yale ecc., ammettono studenti che provengono dalle homeschooling riconoscendone una adeguata preparazione alla pari delle scuole tradizionali.

In Italia sono oltre 11mila le famiglie che praticano homeshooling. A suggerirlo sono i numeri ufficiali che non molto tempo fa il Ministero dell’Istruzione ha reso noti, infatti, i dati sull’istruzione parentale in Italia, riferiti all’anno scolastico 2020/2021, mostrano che la scelta verso la scuola parentale è in continuo aumento. C’è invece nei dati del Ministero sull’istruzione parentale una sorta di geografia dell’homeschooling in Italia: l’istruzione parentale è al momento più diffusa al Nord; la Lombardia è la regione in testa con oltre 2200 homeschooler sul totale, meno al Sud e nelle Isole.

A riprendere i suddetti dati sono state agenzie di stampa come Adnkronos e testate come “Il Sole 24 Ore”.

Si ribadisce quindi che le homeschooling sono contemplate come diritto costituzionale negli Articoli 30-33-34 della Costituzione italiana.

Come è possibile accedere a una homeschooling?

Indicazioni pratiche per accedere alla scuola parentale si possono trovare ampiamente online, è importante sapere che è possibile accedere in ogni momento dell’anno scolastico semplicemente inviando alla scuola di appartenenza la propria volontà (online esistono vari moduli scaricabili per facilitare ulteriormente le famiglie, il sito: laifitalia.it offre ottimi spunti).

Per legge, la comunicazione annuale di istruzione parentale è il documento necessario e sufficiente per esercitare il diritto-dovere di istruire ed educare direttamente i propri figli.
È una comunicazione, non una richiesta, quindi non implica una risposta.

La comunicazione fa effettuata dai genitori o comunque dai responsabili della genitorialità esercitata a vario titolo; di norma le scelte inerenti l’educazione e l’istruzione dei figli devono essere condivise da entrambi i genitori, salvo diverse determinazioni disposte.

L’homeschooling è paragonabile a una scuola privata?

No, pur seguendo lo stesso programma didattico ministeriale, ogni scuola si differenzia.

Una scuola privata può essere paritaria o non paritaria, nel primo caso è legittimata a rilasciare titoli di studio dal valore legale equiparabile a una scuola statale, nel secondo caso questo non è possibile e bisogna sostenere esami presso sedi statali o paritarie; la principale differenza tra scuola paritaria e pubblica è il finanziamento. Le scuole pubbliche sono completamente finanziate dallo Stato e non dovrebbero richiedere pagamenti diretti da parte delle famiglie, neppure per l’acquisto di libri e materiale didattico, le scuole paritarie dipendono da contributi pubblici e dal pagamento delle famiglie; le scuole private non sono mai pubbliche e sono iscritte in elenchi regionali aggiornati periodicamente ed il loro sostentamento è fornito dal privato. Le homeschooling non sono scuole private, sono una vera e propria ideologia dove il genitore in prima linea o qualcuno da lui scelto, si occupa dell’istruzione dei propri figli in modo autofinanziato.

L’homeschooling si differenzia principalmente per ideologia.

L’homeschooling tende a non omologare e a fare didattica rispettando l’individuo e tutte le sue peculiarità che vive come risorsa, diversi sono i metodi utilizzati per condurre il bambino verso l’apprendimento ma certamente il punto di forza è l’unione degli intenti educativi che avvengono nel rispetto dei tempi e delle predisposizioni individuali; il rapporto di fiducia e continuità tra famiglie ed educatori è alla base del successo.

Nulla viene perso per strada e tutti, compresi i bambini, investono nel progetto aiutando e stimolando i più piccoli che a loro volta permetteranno ai più grandi di perfezionare l’esposizione e fissare il loro livello di apprendimento. L’homeschooling può essere paragonata a una società in miniatura dove ognuno è fondamentale all’altro.

In molti chiamano “la Dimora delle Farfalle” raccontando vicissitudini negative vissute da bambini e adulti nella scuola tradizionale, l’homeshooling non può e non vuole puntare il dito verso nessuno, vero è che la scuola tradizionale così come altre realtà, tra cui l’homeschooling, si ergono su gambe umane così da risultare fallibili, se si capita in una classe con l’insegnante giusto il percorso scolastico risulta una delle esperienze più belle e formative che un individuo può ambire, diversamente può rivelarsi un evento traumatico capace di riversarsi non solo sul futuro del  bambino ma anche in quello di tutta la famiglia e dell’intera società. È ovvio che in una homeschooling, essendo una realtà decisamente più piccola, sia più facile contenere fenomeni di bullismo, emarginazione, droga ecc. e alcuni bambini si sentano maggiormente sostenuti e protetti ma non esiste un motivo per frequentare una homeschooling se non quello di sposare l’ideologia che questa presenta.

A favore delle homeschooling possiamo dire che il rapporto adulto/bambino è senz’altro più empatico e predisposto a tener conto delle emozioni personali e delle intelligenze multiple e che per le homeschooling è decisamente più semplice allontanare, nell’interesse unico del bambino, un educatore non in grado di sostenere un così alto ruolo, dal momento che nessuno è di “ruolo”.

Spesso ciò che poco si conosce spaventa e sembra lontano da noi, si è abituati a rassegnarci e a mancare di coraggio davanti ai possibili cambiamenti pensando sia meno faticoso mantenere qualcosa che non ci fa stare bene, noi della Dimora delle Farfalle pensiamo che chiunque non trovi il coraggio di uscire dal bozzolo non ha possibilità di diventare farfalla; poter concretizzare i sogni e sentirsi liberi di poter scegliere, lontani dal pregiudizio, è già volare!

Comunque, come sempre, lo staff dell’homescooling “la Dimora delle Farfalle” di Recco è disponibile al numero: 3792342527

E-mail: ladimoradellefarfalle@yahoo.com

Si ringraziano il Comune e i Servizi Sociali di Recco, tutti i professionisti, pediatri, pedagogisti, psicologi, logopedisti ecc. che appoggiano il progetto e gli amici per la loro costante presenza.

 

 

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