Chiavari: "L’asilo nido comunale Soracco diventa un lusso" - LevanteNews
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L'aumento delle rette

Chiavari: “L’asilo nido comunale Soracco diventa un lusso”

chiavari, asilo nido soracco (credits comune)

Da Davide Grillo per Impegno Civile

Davide Grillo: “L’Asilo Nido Comunale Soracco diventa un lusso e l’amministrazione comunale ammette l’errore di comunicazione ma le conseguenze ricadono unicamente sui genitori dei piccoli utenti.”

I Chiavaresi ed in particolar modo i Genitori che hanno iscritto nel mese di aprile i loro figli neonati all’Asilo Nido Comunale “Mario Soracco” si trovano ad affrontare l’ennesimo “problema di comunicazione” con l’amministrazione comunale.

L’Asilo Nido comunale “Mario Soracco”, storicamente un’eccellenza del nostro territorio, è riuscito fino a luglio di quest’anno a venire incontro, con le sue rette, a tutti i genitori che lavorando, sono obbligati ad usufruire di questo Servizio.

Gli orari di questo asilo sono sempre stati un po’ limitativi per un genitore che svolge un’attività lavorativa full time, ma è sempre stato scelto dai Chiavaresi per l’elevata eccellenza del servizio offerto e per le tariffe, nettamente inferiori ai tanti Asili Privati che di contro offrono un orario più elastico per l’entrata e l’uscita dei piccoli Utenti.

Il Comune di Chiavari, con la Delibera n. 60 del 28 marzo 2024, su iniziativa dell’assessore vicesindaco Michela Canepa che fra le varie competenze è anche responsabile dei Servizi sociali, della famiglia e dell’iscrizione ha modificato il Regolamento di Gestione dell’Asilo Nido “Soracco”.

Per questa giunta il Bilancio è messo, per l’ennesima volta, davanti alla tutela dei Chiavaresi e delle fasce più fragili; quando, ritorno a ripetere, una grossa fetta dei soldi gestiti da quest’ultima “amministrazione” sono i soldi dei Chiavaresi.

In suddetta Delibera vi è stata la modifica dell’articolo 10, prevedendo che la retta del Nido venga ora calcolata su base giornaliera, includendo i giorni di sabato e domenica, in cui il servizio non è erogato. Questa decisione ha comportato un aumento delle rette pari al 20-25%: un impatto notevole sui bilanci familiari.

Forse per l’assessore Canepa questa modifica è sembrata apparentemente marginale ma non di certo per i Genitori che si appoggiano all’Asilo Nido e che hanno iscritto i loro figli ad aprile, non potendosi permettere un asilo privato, di perdere il lavoro o di appoggiarsi a Familiari già in pensione.

Quello che ci lascia maggiormente perplessi è il modo in cui questa modifica è stata gestita dal Comune: nel mese di aprile, i Genitori dei piccoli Utenti sono stati invitati, come ogni anno, a iscrivere i propri figli al Nido, ma non sono stati informati in modo chiaro del cambiamento nel sistema di calcolo della retta.

Pur riconoscendo la regolarità formale dell’operato dell’amministrazione: a marzo viene deliberata la maggiorazione della retta, ad aprile vengono aperte le iscrizioni all’Asilo Comunale, come nella maggior parte degli Asili pubblici e Privati, nel cui modulo di iscrizione è stata aggiunta “la postilla dell’aumento della retta”: una postilla così poco evidente che nessun Genitore con figli neonati, pappe e notti in bianco, legge.

Solo nel mese di luglio, quando ormai le iscrizioni erano concluse e le famiglie si erano vincolate alla struttura, il Comune ha comunicato chiaramente l’aumento delle tariffe. Un’informazione arrivata troppo tardi e che ha impedito ai Genitori di valutare altre opzioni, magari più in linea con le loro esigenze familiari, lavorative ed economiche.

I Genitori, giustamente preoccupati e contrariati, hanno richiesto chiarimenti. Dopo sofferti solleciti, è stato organizzato un incontro con l’Assessore Canepa, la quale “diplomaticamente” ha riconosciuto l’errore di comunicazione ma senza proporre soluzioni concrete per risolvere la situazione. Una risposta insoddisfacente, soprattutto alla luce delle conseguenze che una simile modifica sta avendo sulle famiglie coinvolte.

Come ormai accade sempre più frequentemente con questa amministrazione, è evidente che è mancata la comunicazione e la trasparenza necessarie verso i Chiavaresi che si trovano a subire l’ennesima decisione presa dall’alto, da un’amministrazione che sempre più si avvicina ad un Oligarchia che appoggia i più abbienti e penalizza le fasce più fragili.

Decisioni di tale rilevanza non possono essere prese senza un adeguato confronto e senza informare tempestivamente i diretti interessati.

A fronte di questi avvenimenti, riteniamo, speriamo, “preghiamo” che il Comune di Chiavari e l’assessore Canepa si assumano la responsabilità di quanto accaduto e trovino una soluzione per mitigare l’impatto economico che subiscono tutti coloro che hanno sempre riposto fiducia in un Servizio comunale come l’Asilo Nido “Soracco”.

Permettendomi di citare le parole del Genitore che ha tecnicamente ideato la petizione su Change.org per chiedere maggiore trasparenza e una revisione delle decisioni prese:

“L’Asilo Nido non deve essere un lusso. A maggior ragione se si tratta come l’Asilo Nido “Soracco” di un asilo pubblico: non deve costare quanto un asilo privato che a pari prezzo offre orari più flessibili.

Invitiamo tutti i cittadini a sottoscrivere la petizione promossa dai Genitori: https://chng.it/QyypFyCTQ8.

Link video youtube: https://youtu.be/tNt83uPHCTg

La “speranza” è che l’amministrazione comunale possa comprendere la gravità della situazione e che le famiglie di Chiavari siano, come in passato, considerate come veri interlocutori, non come semplici destinatari passivi di decisioni calate dall’alto.

 

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