Da Circolo Legambiente Cantiere Verde
Città a misura d’uomo o a misura d’automobile?
Esprimiamo la nostra solidarietà ai cittadini di Chiavari riuniti in comitato a tutela della vivibilità del quartiere di Ri Basso. La realizzazione di un autolavaggio viene giustamente contestato dagli abitanti delle vie Bado Gianotto e Aldo Gastaldi che lamentano l’insorgenza di problematiche gravi relative all’aumento dell’inquinamento acustico con rumori costanti e odori sgradevoli, nonché all’intensificazione del traffico viario.
Il realizzando impianto prevede l’allestimento di tre piste di autolavaggio manuali ed una automatica, quattro punti di aspirazione per autovetture con la cementificazione dell’intera area e l’apertura di un secondo accesso carrabile.
A poco servono le parole dell’amministrazione di Chiavari che vogliono sembrare rassicuranti giocando la consueta carta ad uso mediatico delle “nuove piantumazioni e delle aree verdi”… per coprire o abbellire, ci chiediamo, l’ennesima cementificazione di suolo? Non sfugge che il lotto attenzionato ricomprende un residuo di porzione della piana dell’Entella con il classico avvallamento del seggiùn napoleonico, evidentemente anch’essa da abbellire con fioriere ed arbusti dopo la mortifera colata di cemento …
Contiamo una decina di impianti di autolavaggio nel raggio di pochi chilometri ubicati a Chiavari e nei comuni limitrofi di Lavagna, Cogorno e Carasco. Non capiamo la necessità di voler realizzare in una zona densamente abitata un ulteriore impianto che, come è risaputo, genera enormi quantità di acque reflue a carattere industriale ricche di oli minerali e tensioattivi. Un impianto fortemente idrovoro e energivoro che con i tempi che corrono potevamo veramente risparmiarci …
