Ecco come funziona

Chiavari: nasce la banca del tempo nel Tigullio

Da Davide Grillo, associazione “Impegno comune”

La Banca del Tempo è un’invenzione sociale nata in Italia da un gruppo di donne nel 1992 a Parma. E’ un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente attività, servizi, saperi. Definendola quindi come: “libera associazione tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane”. E’ un “luogo” nel quale si recuperano le abitudini ormai perdute di mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato. Oppure si estende, a persone prima sconosciute, l’aiuto abituale che ci si scambia tra appartenenti alla stessa famiglia o ai gruppi di amici.

Le banche del tempo sono organizzate come istituti di credito semplificati in cui le transazioni sono basate sulla circolazione del tempo, anziché del denaro. Nella Banca del Tempo il valore delle attività scambiate corrisponde unicamente alle ore impiegate per realizzarle e la regola è coniugare l’utilità con il piacere.

“Chiunque può aderire ad una banca del tempo, poiché ognuno è potenzialmente in grado di offrire qualcosa di utile ad altri e tutti hanno bisogno di qualcosa” – spiega Giansandro Rosasco dell’associazione Impegno Comune di Chiavari che ha lanciato l’idea – chiunque è portatore di valori: si annullano le differenze fra giovane e anziano, ricco e povero, comunitario ed extracomunitario, disabile e normodotato, ognuno può portare qualcosa, e tutte le prestazioni hanno lo stesso valore, ovvero 1 ora”.

Non occorre avere né grandi disponibilità di tempo né particolari competenze. Non è necessario offrire servizi professionalmente qualificati, purché si tratti di un’attività che si è in grado di svolgere e con piacere.

Un esempio per spiegare meglio. La Signora Gina, insegnante d’inglese madrelingua, si rende conto di avere due ore disponibili a settimana: contatta la banca del tempo e diventa correntista dichiarando la sua disponibilità. Cosa succede? La banca la mette in contatto con la signora Maria che ha una figlia che ha bisogno di quelle ripetizioni. In cambio la signora Maria offrirà due ore del suo tempo per fare la spesa ad un anziano che non può muoversi di casa o per un servizio di pulizia. Il vantaggio che si ha con questa banca è che non si diventa debitori o creditori di una persona, ma lo si diventa nei confronti della banca che così incrocerà domanda e offerta nel modo più ottimale possibile. Quindi, ritornando all’esempio di prima, la signora Gina avrà un credito di due ore presso la banca del tempo che potrà esigere chiedendo che il Signor Franco (che precedentemente aveva dato la sua disponibilità) la aiuti a potare le piante del giardino.

Non è difficile immaginare l’ampia gamma di possibilità di scambi che si apre grazie ad una organizzazione di intermediazione che permette scambi indiretti, sulla base della reciprocità, ma non solo della bilateralità come nel baratto, e differiti nel tempo, poiché si da quando si può e si riceve quando si vuole. Si offrono e contemporaneamente si ricevono ore di compagnia, trovando persone che hanno i nostri stessi gusti.

Quando si va a fare la spesa non si prende molto tempo in più aggiungere alla lista qualcosa che serve a chi non può muoversi di casa, ottenendo in cambio, per esempio, che il proprio gatto sia accudito mentre ci si concede una piccola vacanza!

Un altro vantaggio della banca del tempo? È che gli operatori della banca del tempo spesso organizzano riunioni, feste, gite, visite guidate a mostre, musei, occasioni d’incontro tra tutti i correntisti che desiderano partecipare a queste iniziative, sia offrendo contributi fattivi alla loro realizzazione, sia semplicemente godendone (“pareggeranno il conto” in altri modi).

Si può anche semplicemente offrire e/o cercare compagnia per fare qualcosa, come andare al cinema, a teatro etc, insieme ad altri che abbiano gli stessi gusti. Chi ha poco tempo si accorgerà che a volte è possibile moltiplicarlo, per esempio mettendo a disposizione anche di altre attività che si effettuano per se stessi e i propri familiari (per esempio, fare la spesa, accompagnare i bambini a scuola) e ricevendo in cambio un aiuto per “guadagnare tempo” in altri ambiti. Gli scambi riguardano attività e l’unità di misura del valore è costituita dall’ora (con le sue frazioni e multipli), indipendentemente dal prezzo di mercato della prestazione. Per esempio, un’ora impiegata per pulire le verdure vale come un’ora di lezione di musica. Il sistema si basa quindi sul principio di pari dignità delle attività scambiate e su quello di reciprocità, per cui ciascun soggetto si pone come portatore insieme di bisogni e di risorse.

“E’ un sistema che già funziona in altre parti d’Italia, basta adattarlo e coordinarlo con la realtà locale e a questo pensiamo noi” afferma Mariangela Di Scipio “Direttrice Virtuale” della Banca. “Oltre al Tigullio dove è nata, la banca del tempo opera nei territori limitrofi compreso i suoi entroterra ed è estensibile a tutti i residenti dei comuni rientranti nella provincia di Genova. Un altro tassello nel segno dell’inclusività e della partecipazione da parte di Impegno Comune” – chiosa Davide Grillo – per aderire (l’adesione è gratuita) o informazioni il numero di telefono è 328.2256519 preferibile messaggio scritto WhatsApp

 

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