Duecento anni fa a Recco, l’incoronazione della Madonna del Suffragio e del suo Gesù. Una data importante che oggi la città ha ricordato con un rito religioso arricchito dalla presenza dell’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca e accompagnato dall’alzabandiera dei giovani dei Quartieri, dalle tradizionali sparate di mortaletti e con una “sciuta” siciliana e quindi estranea alla tradizione ligure che ha imposto la chiusura delle persiane degli edifici attigui al santuario e la chiusura al pubblico del sagrato e del prospiciente tratto di via Roma.
Partiamo dal rito religioso. In genere l’arca con l’effige della Madonna esce dall’oratorio per entrare nel vicino santuario. Quest’anno la statua della Vergine esce dalla chiesa perché l’effige portata in processione è quella posta sopra l’altare maggiore, la più antica e preziosa.
L’arca sosta sul ponte del Suffragio per dare modo ai Quartieri di salutare la loro Suffragiana con le sparate e di dare vita alla “sciuta”, esplosione dal campanile di fumo e coriandoli del colore dei vari quartieri e poi della città. Uno spettacolo forse inferiore alle attese, nonostante le grida di giubilo di molti presenti.
Finito lo spettacolo, la processione con l’arcivescovo, il parroco don Giovanni Guastavino, e tra i molti sacerdoti don Pasquale Revello, don Marco Fazio, l’ultranovantenne frate francescano Costanzo Milesi e il priore dom Francesco Pepe priore del monastero benedettino-olivetano di San Prospero. Processione arricchita anche dalla presenza delle Confraternite e della Filarmonica Rossini, che si trasferisce alla parrocchia di San Giovanni. Qui l’omelia dell’arcivescovo Marco Tasca, quindi ritorno processionale al santuario.
Presenti l’onorevole Luca Pastorino sindaco di Bogliasco con i colleghi di Avegno, Camogli, Mezzanego, il consigliere regionale Baleari. Naturalmente il sindaco di Recco Carlo Gandolfo con il collega dei ragazzi, il vicesindaco Edvige Fanin e l’assessore Davide Malerba; il coordinatore del Comitato per le feste dell’8 Settembre Gianluca Buccilli, il coordinatore dei Quartieri Carlo Guglieri. Moltissima gente relegata in via Trieste e in ogni punto dove si poteva assistere all’atteso spettacolo. No comment sull’organizzazione del traffico.
