Monumenti

Recco: l’Asl-3 ristruttura la Casa del Fascio

Dopo anni di abbandono, l’Asl-3 che ne è proprietaria, ristruttura la Casa del Fascio di Recco. Tornerà ad essere sede per l’erogazione di servizi sanitari, mentre da anni la struttura dell’ex ospedale Sant’Antonio (sede di ambulatori) attende la promessa attivazione di una residenza protetta per anziani dimessi dall’ospedale ed in attesa di poter rientrare a casa.

Ciò detto nessuno storico locale ha mai attinto notizie dall’Archivio di Stato o dalla Soprintendenza su questa struttura sorta negli anni Trenta. Peraltro non esistono pubblicazioni che su basi storiche ricostruiscano e spieghino i rapporti tra Recco e il fascismo e il mussolinismo. La Casa del Fascio di Recco è citata nel volume di Flavio Mangione “Le case del Fascio” edito nel 20002 dall’archivio storico di Roma dove peraltro esistono schede delle sedi littorie di Rapallo, Sestri Levante, Zoagli, Cicagna e Santo Stefano d’Aveto.

Oggi vi è una tendenza, slegata dal fascismo, a valorizzare le opere architettoniche degli anni Trenta, frutto di una architettura razionalista, col rispetto che si deve ad ogni stile che ebbe a Genova grandi professionisti: da Labò a Daneri.

Il colmo per Recco sarà quello di avere, oltre alle chiese, un unico monumento, ristrutturato e vincolato, espressione di quel fascismo le cui tragiche conseguenze furono la quasi totale distruzione del paese.

 

 

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