Deroghe agli ospiti

Camogli: sosta in estate, tempi difficili per i residenti

Un documentario delle Ferrovie pone il binomio Portofino-Camogli al primo posto delle mete turistiche più attrattive, prima di Capri e Porto Cervo. Portofino è meta di una clientela internazionale che ama il bello e il lusso ed ha una tradizione turistica che nasce a fine Ottocento. Differente quella di Camogli, che oltre ad attrarre chi ama la natura richiama anche un pubblico meno esigente.

Grande problema di Camogli quello dei posteggi. Il responsabile dei trasporti di Città metropolitana, Claudio Garbarino, si era interessato affinché Amt gestisse i posteggi ricavabili in località Alega e Violara (aree comunali, di Anas o non più utilizzate direttamente da un distributore di benzina) collegando queste località con il centro a mezzo di una navetta. La trattativa secondo Garbarino sarebbe svanita.

Camogli è anche l’unico comune rivierasco che lascia posteggi completamente gratuiti, senza limiti di sosta in aree centrali (le vie Cuneo, Colombo, Bettolo, piazzale Matteotti). Neppure una zona disco di tre o quattro ore che consentirebbe al turista di pranzare, fare il bagno o shopping e che moltiplicherebbe ogni posto auto per tre.

In questo quadro di generosa ospitalità, a soffrire sono i residenti che pagano le tasse e sostengono il commercio tutto l’anno. I posti per loro sono insufficienti. In estate e feste comandate si aggiungono i possessori di ticket di chi ha la residenza in loco, ma vive altrove. Ci sono inoltre i permessi che autorizzano alla sosta, negli stalli riservati ai residenti, ai clienti di alberghi, case vacanza e B&B. L’indicazione dei giorni previsti non è esposta; sosta illimitata? La garanzia di posti auto ai residenti promessa in campagna elettorale? Un miraggio. Eppure le soluzioni ci sarebbero, riservando ai cittadini camogliesi un maggior numero di aree adeguate, loro destinate. (m.m.)

 

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