Cinque Terre: domani, sabato 27, riapre la Via dell'Amore - LevanteNews
LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Chiusa dal 2012 a causa di una frana

Cinque Terre: domani, sabato 27, riapre la Via dell’Amore

Generico luglio 2024

Dall’ufficio stampa di Regione Liguria

Poco più di 900 metri di sentiero a picco sul mare, incastonato come un gioiello nella roccia della falesia: dopo una lunga attesa, domani, sabato 27 luglio, riaprirà la Via dell’Amore, luogo simbolo della Liguria nel mondo, uno dei più belli, suggestivi e famosi del pianeta, nel cuore del paradiso naturale delle Cinque Terre, dichiarate nel 1997 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Era chiusa dal 2012 a causa di una frana.

Da sabato 27 luglio a giovedì 8 agosto 2024 incluso, la Via dell’Amore è aperta al pubblico esclusivamente per i residenti delle Cinque Terre, Levanto, La Spezia, e per gli ex residenti e i proprietari di seconde case del Comune di Riomaggiore e i relativi famigliari. A partire da venerdì 9 agosto 2024, l’accesso alla Via dell’Amore sarà possibile anche per i turisti (solo su prenotazione e a pagamento) con la presenza di guide. L’accesso sarà limitato a un massimo di 400 persone all’ora, suddivise in gruppi di 100 persone ogni 15 minuti (alle 00, 15, 30 e 45 minuti di ogni ora). L’ingresso per i turisti avverrà unicamente da Riomaggiore verso Manarola, con percorso a senso unico.

Il sentiero è stato oggetto di un intervento di messa in sicurezza e riqualificazione tanto complesso quanto spettacolare, realizzato da Regione Liguria, a capo della struttura commissariale di Governo contro il dissesto idrogeologico, in collaborazione con Comune di Riomaggiore e il Parco Nazionale delle 5 Terre, oltre che con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e la Capitaneria di Porto. L’investimento complessivo è stato di oltre 23 milioni di euro: Regione Liguria, maggiore finanziatore, ha stanziato complessivamente 12 milioni di euro, a cui si sono aggiunte le risorse del ministero della Cultura (6,9 milioni), dell’Ambiente (3 milioni) e della Protezione civile (1,5 milioni).
I lavori necessari per la riapertura della Via dell’Amore, tra Riomaggiore e la frazione di Manarola, si sono rivelati complessi e sfidanti dal punto di vista ingegneristico, proprio a causa della fragilità del contesto naturale, scavato nella roccia tra cielo e mare, lungo una spettacolare falesia. Gli interventi sul sentiero e sui versanti sono iniziati il 14 gennaio 2022 e si sono conclusi il 19 luglio 2024: sul posto hanno lavorato ditte specializzate con l’impiego di elicotteri per il trasporto dei materiali, la posa in opera di una rete in acciaio inox e l’esecuzione di chiodature profonde di varia lunghezza, tutte eseguite da operai rocciatori, che hanno movimentato le attrezzature sulle pareti, sospesi con corde e funi di acciaio ad appositi ancoraggi.

Oggi, alla vigilia della riapertura al pubblico, è il giorno dell’inaugurazione della Via dell’Amore, con un grande evento promosso dalla Regione Liguria insieme al ministero del Turismo con protagoniste le comunità di Riomaggiore e Manarola in festa, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni italiane e liguri, in particolare il ministro del Turismo Daniela Santanchè, il Commissario dell’opera contro il dissesto idrogeologico Giacomo Giampedrone, il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana, il presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Donatella Bianchi e il sindaco di Riomaggiore Fabrizia Pecunia.

Ad accompagnare le autorità, un treno con livrea dedicata alla Via dell’Amore, che rimarrà in servizio sulla tratta. A coronamento della giornata, un suggestivo spettacolo pirotecnico e musicale.
In futuro il sentiero verrà gestito dal Comune di Riomaggiore come un museo a cielo aperto, su prenotazione, a numero chiuso e a pagamento per garantire la futura manutenzione dell’intervento di messa in sicurezza.

“Con la riapertura della Via dell’Amore, si restituisce al territorio, ai cittadini e ai turisti uno dei principali fiori all’occhiello del Patrimonio UNESCO, un gioiello che non ha eguali al mondo, e che, grazie al lavoro dalla struttura commissariale della Regione Liguria, è adesso anche simbolo di un’Italia sostenibile che sa mettere a reddito il suo immenso tesoro naturale, culturale e paesaggistico – commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè –. È proprio in questo modo, ossia valorizzando il nostro patrimonio, che saremo in grado di accrescere ulteriormente il valore economico del turismo che già oggi vale il 13% del PIL. Insomma, da ora c’è un motivo in più per venire o tornare a visitare l’Italia: percorrendo la Via dell’Amore, si può, in un solo colpo d’occhio, cogliere tutta la bellezza che la nostra meravigliosa Nazione ha da offrire”.

“È per noi motivo di un grande orgoglio poter restituire la Via dell’Amore in tutta la sua bellezza, unicità e in totale sicurezza, ai residenti, ai liguri e ai turisti di tutto il mondo – dichiara il Commissario per le opere contro il dissesto idrogeologico Giacomo Giampedrone -. Come Regione Liguria abbiamo gestito direttamente tutto l’intervento di messa in sicurezza di cui siamo stati il principale finanziatore. Si è trattato di un lavoro tanto complesso quanto spettacolare, realizzato esattamente come il recupero di un’opera d’arte di inestimabile valore, con la massima tutela e nel rispetto dell’ambiente circostante. Fondamentale è stata la sinergia con gli Enti e Istituzioni che ci hanno supportato: dal governo all’Ente Parco, dal Comune di Riomaggiore alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio fino alla Capitaneria di Porto. Il mio invito è di venire in Liguria ad ammirare la Via dell’Amore: lasciatevi stupire da questo luogo unico, sospeso tra il cielo e il mare, incastonato nella roccia, nel cuore di un paradiso naturale: rimarrete senza fiato per la sua bellezza”.

“Un risultato che premia il lungo lavoro portato avanti in questi anni da Regione Liguria, grazie a una stretta collaborazione istituzionale, a tutti i livelli, con la struttura commissariale, le amministrazioni locali, Ministeri, Parco Nazionale delle Cinque Terre e realtà associative, una collaborazione che ha reso possibile una complessa opera di messa in sicurezza e, da domani, la riapertura – spiega il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana –. Questo magnifico sentiero è uno dei simboli della nostra regione, una vera e propria icona, perché rappresenta quell’intreccio tra una natura aspra e bellissima e il lavoro millenario dell’uomo che lo ha cesellato, rendendolo unico al mondo. Questo sentiero, come tutte le Cinque Terre e la Liguria, è un vero e proprio gioiello, una straordinaria attrattiva per i turisti di tutto il mondo, che ha un enorme valore culturale. Voglio ringraziare – conclude – tutti coloro che hanno lavorato su questo cantiere così complesso e delicato, al contempo una vera e propria opera d’arte, che restituisce a tutti uno degli angoli più affascinanti della Liguria e dell’Italia intera, amato da cittadini e turisti. Con particolare orgoglio lo presentiamo nella sua restituzione al pubblico in totale sicurezza”.

“Questo incantevole percorso, simbolo di bellezza e romanticismo, torna finalmente a essere accessibile, pronto ad accogliere nuovamente visitatori da tutto il mondo – commenta l’assessore al Turismo Augusto Sartori -. Negli ultimi anni, la Liguria ha registrato un significativo aumento dei turisti stranieri, un fenomeno che possiamo attribuire con orgoglio alle efficaci strategie di promozione turistica messe in atto dalla nostra regione. La riapertura della Via dell’Amore contribuirà in modo significativo a consolidare la Liguria come destinazione turistica di primo piano, capace di attrarre e affascinare visitatori internazionali, che hanno sempre dimostrato un grande amore per questo percorso unico. Abbiamo voluto organizzare questa serata di festa pensata esclusivamente per il territorio, che vede protagonisti gli abitanti di Riomaggiore e Manarola, insieme alle maestranze che hanno lavorato in questi anni a questa opera incredibile”.

“Dodici lunghi anni di chiusura della Via dell’Amore, ingenti risorse destinate alla sua messa in sicurezza e riqualificazione. Una forte speranza e una paziente attesa di un’intera comunità. Oggi scriviamo tutti insieme una nuova pagina di storia del nostro territorio – commenta Donatella Bianchi, presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre – Un obiettivo condiviso con convinzione da Regione, Parco e Comune di Riomaggiore. Un impegno fattivo per ricordare la fragilità di questa zona e un’opportunità per imprese ad alta innovazione di dimostrare capacità di sviluppo di nuove metodologie di intervento sostenibili, rispettose di un ambiente delicato e protetto da un Parco Nazionale, da una Riserva Marina, da un Sito Unesco. La via dell’Amore è il simbolo di una comunità tenace e resiliente. Il suo nome un messaggio per il futuro. Ora sta a tutti noi preservarla nel migliore dei modi, nella fruizione più responsabile e sostenibile, affinché la memoria di questi scogli possa continuare a mostrare la bellezza di generazione in generazione. È con questa finalità che, insieme a Scuola Holden, il Parco da oggi dà il via a una innovativa narrazione esperienziale di questo tratto di costa, con l’obiettivo di coinvolgere il turista in una dimensione unica, fatta di maturità, consapevolezza e rispetto. Pannelli lungo il percorso trasporteranno il visitatore in un viaggio immersivo attraverso podcast che racconteranno la nascita di questo sentiero che è inno all’incontro, all’amore. Attraverso la parola verranno condivisi riferimenti ai paesaggi geologici che qui si possono ammirare. Un intervento che rappresenta un primo tassello di narrazione che toccherà la ricca rete escursionistica del Parco con i suoi 130 chilometri di sentieri da est a ovest, dalla costa fino al crinale. Si comincia dalla Via dell’Amore, ma si prosegue risvegliando le tante storie che abitano questo territorio – anche quelle che, preziosissime, sono ancora poco conosciute”.

“La Via dell’Amore oggi ritorna ai cittadini e ai turisti – di nuovo percorribile dopo 12 anni dalla frana del 2012, in sicurezza, grazie ad un lungo e complicato cantiere – e questa inaugurazione è l’occasione per proporre un cambiamento radicale: trasformare l’intero tragitto in un museo a cielo aperto, riconosciuto a livello internazionale. Non solo ripristinare il tracciato, ma far rivivere quello spirito che ha portato alla sua realizzazione quasi cent’anni fa. Una strada per congiungere, per mettere in relazione e quindi sì, anche ‘dell’amore’, mettendo a sistema i diversi punti di interesse culturale sul territorio – afferma Fabrizia Pecunia, Sindaca di Riomaggiore – per trasformare questo sentiero iconico nel modello di un turismo consapevole, per la comunità e i turisti a tutela del territorio fragile e dell’identità delle Cinque Terre”.

Generico luglio 2024
Generico luglio 2024
Generico luglio 2024
Generico luglio 2024
Generico luglio 2024
Generico luglio 2024

*********

Dall’ufficio stampa del Comune di Riomaggiore

In ogni famiglia di Riomaggiore e Manarola c’è almeno un nonno, uno zio, un cugino che ha costruito con le proprie mani la Via dell’Amore. Volontari che negli anni Trenta del Novecento hanno congiunto due tratti – creati come deposito per l’ampliamento della ferrovia Genova/La Spezia – e collegato, finalmente in pianura, i due centri abitati di Riomaggiore e Manarola distanti meno di un chilometro l’uno dall’altro, eppure due comunità allora divise da un territorio aspro, roccioso e impervio, come sono le Cinque Terre.

“La Via dell’Amore oggi ritorna ai cittadini e ai turisti, – di nuovo percorribile dopo 12 anni dalla frana del 2012, in sicurezza, grazie ad un lungo e complicato cantiere – e questa inaugurazione – è l’occasione per proporre un cambiamento radicale: trasformare l’intero tragitto in un museo a cielo aperto, riconosciuto a livello internazionale. Non solo ripristinare il tracciato, ma far rivivere quello spirito che ha portato alla sua realizzazione quasi cent’anni fa. Una strada per congiungere, per mettere in relazione e quindi sì, anche “dell’amore”, mettendo a sistema i diversi punti di interesse culturale sul territorio” afferma Fabrizia Pecunia, Sindaca di Riomaggiore.

Una trasformazione dovuta ai numeri del turismo che con la riapertura della Via dell’Amore non possono che aumentare. L’arrivo di oltre quattro milioni di visitatori pone la riflessione, infatti, sulla sostenibilità di un’economia che, seppur ricca per le comunità, rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza ambientale, culturale e sociale del territorio.

Per far fronte a questa sfida, l’Amministrazione Comunale ha preso provvedimenti, adottando alcune azioni: lo scorso anno, con la riapertura dei primi 160 metri della Via dell’Amore abbiamo sperimentato un sistema di accesso su prenotazione con visite guidate in abbinamento al Castello di Riomaggiore.

Il successo di questa iniziativa ha incoraggiato l’affidamento di un piano di Destination management, cioè un approccio strategico alla gestione dei flussi, ad un gruppo di esperti, già impegnati a livello nazionale e internazionale su destinazioni note per la loro complessità turistica.

La fase preliminare di questo piano, che si inserisce in una strategia più ampia in accordo e complementare a quella indicata dal Parco Nazionale delle Cinque Terre – ha stabilito il percorso da seguire: lavorare in sinergia per spostare l’attuale “fama” di Riomaggiore, da meta romantica, di sole, mare e natura ad una destinazione di cultura.

Pianificare quindi lo sviluppo turistico puntando sulle risorse culturali, del patrimonio e naturali del territorio, creando proposte, percorsi e esperienze autentiche per i visitatori, con un’adeguata strategia operativa per la gestione degli accessi, per la diffusione e la conduzione dei flussi, tramite sistemi di prenotazione, contingentamento, destagionalizzando e diversificando l’offerta.

“Siamo così convinti che questa sia la strada da percorrere” – continua Fabrizia Pecunia,– “che il Comune di Riomaggiore da tempo pone la cultura al centro della propria politica per rilanciare il territorio come meta di valore. Lo dimostrano gli eventi in programma durante la stagione estiva, la rassegna letteraria annuale, gli appuntamenti organizzati dall’Amministrazione, l’impegno delle Associazioni e della Proloco per creare occasioni di conoscenza, esperienza e bellezza che vanno oltre il turismo mordi e fuggi. L’ultimo in termini di tempo: la realizzazione di un percorso museale permanente di Virtual Reality Experience – all’interno del Castello di Riomaggiore – dedicato a scoprire Riomaggiore e Manarola attraverso gli occhi di Telemaco Signorini e alcune delle sue opere più note”

Per sottolineare questa attenzione all’ambito culturale, il Comune si è dotato dell’hashtag #riomaggiorefacultura da utilizzare per indicare le rassegne, i progetti e gli eventi teatrali e sociali che animano – per tutto l’anno – Riomaggiore, attraverso il quale il paese si connota sempre di più come destinazione culturale.

Una meta che rientra in possesso di una delle sue opere più importanti a fianco dei terrazzamenti. La Via dell’Amore rappresenta la determinazione e il coraggio che ha trasformato le Cinque Terre nel parco antropico riconosciuto Patrimonio dell’Umanità, a dimostrazione di come la storia e la cultura di questi luoghi siano radicati in ogni sasso, muro, strada che si incontrano.

Conclude Pecunia: “La Via dell’Amore diventa oggi il nostro museo, e come per Firenze la Galleria degli Uffizi, il simbolo iconico del nostro passato e del futuro che vogliamo intraprendere. Un’opera che non sarebbe stata possibile senza la visione condivisa e alla collaborazione istituzionale con Regione Liguria e il Parco Nazionale delle Cinque Terre che hanno riconosciuto il valore strategico del restauro della Via dell’Amore, monumento nazionale e simbolo dell’Italia nel mondo.

Ognuno ha fatto la propria parte e per questo ringrazio di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’opera: I Ministeri (Ambiente e Cultura) che per primi hanno creduto nel sogno di una Sindaca; Regione Liguria e tutta la struttura commissariale; la Soprintendenza di Genova, il Direttore dei lavori, le ditte e gli operati che hanno realizzato l’opera, l’Ufficio tecnico del Comune di Riomaggiore.

Infine, ringrazio la Giunta del Comune di Riomaggiore per l’impegno profuso in questi anni e per aver condiviso con me i momenti difficili. Festeggiare insieme la riapertura della Via dell’Amore rappresenta il coronamento di un percorso iniziato tanti anni fa e che ci vede ancora oggi uniti e pronti ad affrontare le nuove sfide che verranno. Grazie a tutti, ce l’abbiamo fatta!

*********

Dal Parco Nazionale delle 5 Terre

Con la riapertura della Via dell’Amore parte un innovativo progetto di narrazione divulgativa per il visitatore, in collaborazione con la Holden, la scuola che annovera tra i suoi cinque fondatori Alessandro Baricco, nata 30 anni fa a Torino con l’obiettivo di “insegnare ai propri allievi lo storytelling”, ossia il saper raccontare.

Un programma che inizia con la descrizione della Via dell’Amore attraverso podcast – in più lingue – capaci di trasportare il turista attraverso la storia del sentiero, gli aneddoti e le specifiche geologiche. Si comincia da qui per proseguire risvegliando le tante storie anche quelle che, preziosissime, sono ancora poco conosciute e che abitano questo territorio fatto di oltre 130 km di sentieri.

I contenuti sono stati realizzati da Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna, Centro di Studi Avanzati sul Turismo (CAST) e Scuola Holden nell’ambito dell’Accordo Operativo tra Regione Liguria e Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre per l’attuazione dell’intervento di valorizzazione della “Via dell’Amore” del Piano Operativo “Cultura e Turismo”, Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020.

Respirare, dormire, mangiare, passeggiare, ammirare, perdersi: ogni gesto, nella cornice delle Cinque Terre, ha un’intensità rara. E la ragione è che qualunque gesto, qui, custodisce una storia antica – una storia che conosciamo bene ma che, forse, abbiamo dimenticato: tutto ciò che esiste è il risultato di due forze che entrano in contatto e trovano un punto di equilibrio.

Succede quando gli esseri umani incontrano la natura, quando il mare incontra la montagna, quando il passato incontra il futuro, quando la bellezza che toglie il fiato incontra la tenacia di chi, questa bellezza, sceglie di abitarla. All’origine di tutto ciò che è vivo, in noi stessi e fuori da noi, c’è sempre un incontro.

Di questo incontro, però, le Cinque Terre offrono un’esperienza eccezionale perché diretta e immediata – un’esperienza davvero aumentata, cioè senza filtri, della vita.

Affinché chi visita le Cinque Terre possa scoprire che qui, da secoli, in un certo senso la vita si mette a nudo. E che l’incontro, il contatto, l’equilibrio scritti in ogni centimetro di questo luogo racconta sempre, e ancora, qualcosa di noi.

Ai due primi podcast si accede mediante QR code. Ecco il link per l’ascolto: https://www.parconazionale5terre.it/pagina.php?id=477.

Più informazioni