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"molto meglio a lavagna"

Chiavari: “Pista ciclabile, tratti al buio ed in pessimo stato”

Generico luglio 2024

Da Nicola Orecchia, Antonio Bertani, Mirko Bettoli, Alessandro Calcagno, Silvia Garibaldi, consiglieri comunali di opposizione in Chiavari

Se c’è un tratto di pista ciclabile a Chiavari oggettivamente utile e gradevole è quello lungo
il fiume Entella. Un percorso immerso nel verde all’interno di un’oasi faunistica di grande
valore naturale che, per di più, rappresenta una valida alternativa al traffico veicolare di Via
Parma per raggiungere il centro città in bicicletta e soprattutto al sicuro.
Purtroppo, però, mentre il lato lavagnese è interamente illuminato, quello di Chiavari, a
partire dalle Caserme verso Carasco dopo il tramonto finisce nel buio pesto.
Ciò lo rende di sera di fatto impercorribile o, comunque, molto pericoloso per chi lo
attraversa in bici, ma anche a piedi.
Ricordiamo che l’Amministrazione Levaggi aveva realizzato il tratto della pista ciclabile
fino alle Caserme (in attesa che venisse ricostruito il muro perimetrale crollato con
l’esondazione del fiume Entella) ed è regolarmente illuminato.
Come mai l’Amministrazione Di Capua, di cui questa Maggioranza dice di essere in
continuità, non ha provveduto a garantire la necessaria illuminazione del tratto successivo?
Tra l’altro, per l’efficientamento energetico e l’illuminazione pubblica erano a disposizione
i finanziamenti derivanti dall’Unione Europea “Next Generation Eu”.
È intenzione di questa Giunta provvedere a colmare questa lacuna che impedisce la piena e
sicura fruibilità della pista ciclabile anche di sera, specie con la bella stagione?
Per quanto riguarda il centro cittadino, invece, quelle che questa Maggioranza definisce
“piste ciclabili”, a nemmeno due anni dalla loro realizzazione sono già pressocché tutte
irriconoscibili. Infatti, la segnaletica tracciata per terra risulta già in buona parte sbiadita, se
non, addirittura, cancellata. Con la conseguenza che i mozziconi di pista non sono
adeguatamente segnalati né ai ciclisti né soprattutto ai pedoni (sui marciapiedi) ed agli
automobilisti (su strada).

Inoltre, molti punti del tracciato sono già sgretolati.
Ci chiediamo se questo sia dovuto ad una decisione della Giunta di ritornare sui propri passi
ed eliminare i tratti di ciclabili più inutili e pericolosi, compresa la nuova discesa che collega
il Ponte della Libertà a Viale Tito groppo, dove alcune persone anziane hanno preso velocità
e nella curva a gomito sono già cadute. Oppure semplicemente è dovuto
all’approssimazione e all’indolenza che caratterizza questa Amministrazione nel realizzare
e mantenere in buono stato le opere pubbliche (come, ad esempio, nel caso del campo
sportivo polivalente di Caperana, già rovinato a pochi anni dall’inaugurazione).


Certo è che oggi quei tratti di ciclabile in pessimo stato, oltre a dare un’immagine di Chiavari
sciatta e trasandata, sono certamente più pericolosi ed inutili di prima. In totale contrasto
con l’obbiettivo di incentivare l’uso in sicurezza della bicicletta. Confidiamo quindi che
questa Giunta provveda al più presto alla necessaria manutenzione, visto che anche coi
recenti interventi sulla segnaletica stradale le ciclabili sono state dimenticate.
Ci domandiamo, infine, dove sia finita Partecipattiva che delle piste ciclabili aveva fatto il
proprio vessillo politico e per realizzarle aveva dovuto rimangiare tutto quanto aveva
sostenuto contro la collocazione del depuratore in colmata mare ed oggi, infatti, si è
rintanata in un silenzio assordante. Oggi Partecipattiva sembra diventata piuttosto
“Partecipassiva”.

N

Non vorremmo che l’ottenimento delle poltrone in giunta e nei Consigli di
Amministrazione di Fondazione Torriglia, di AMT e presto anche di Marina Chiavari abbia
limitato, se non completamente annullato, la propria libertà di espressione, come pare
succeda a tutti gli altri consiglieri di Maggioranza.
Per ricevere una risposta a queste domande questa mattina abbiamo presentato
un’interpellanza da discutere nel prossimo Consiglio Comunale.

 

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