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Con la scusa di evitare il carcere al figlio

Lavagna: coppia truffata, refurtiva recuperata a Firenze

carabinieri, servizio, militari

Da Comunicazione Carabinieri comando provinciale di Genova

Nel tardo pomeriggio di ieri, a Lavagna (Ge), una coppia ultraottantenne ha patito una truffa da 3.000€. Il modus operandi dei truffatori è stato quello seguito in altre occasioni. La coppia veniva contattata da un uomo, qualificatosi falsamente al telefono come Maresciallo dei Carabinieri, che riferiva che il loro figlio aveva causato un grave sinistro stradale ed era trattenuto presso la Stazione Carabinieri di Carasco in attesa del raggiungimento del padre per risolvere la situazione. Appena l’anziano lasciava l’abitazione per recarsi in Caserma, la donna veniva ricontattata  telefonicamente da un sedicente avvocato che necessitava di soldi per pagare il danno causato dal figlio. Poco dopo un giovane complice, sedicente Carabinieri, raggiungeva l’abitazione e si impossessava di una collana d’oro, della fede nunziale, e di 2.300 €.
Le immediate ricerche, attivatesi in base al racconto dell’anziano, che nel tragitto incontrava una pattuglia dei Carabinieri e riferiva quanto gli era accaduto, permettevano ai militari di Sestri Levante, in collaborazione con i Carabinieri di Chiavari, di individuare il soggetto che materialmente aveva ritirato la refurtiva, un napoletano 19enne con precedenti di polizia. Il ragazzo, portata a termine la truffa, aveva raggiunto con un taxi la Stazione ferroviaria di Spezia e da qui aveva preso un treno in direzione Firenze. Proprio qui veniva individuato e fermato. La refurtiva, totalmente recuperata, è stata riconsegnata all’anziana coppia che ringraziava i  Carabinieri.