Chiavari-Rapallo: due modi diversi di onorare la Madonna - LevanteNews
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Il 2 luglio uffici chiusi nei due comuni

Chiavari-Rapallo: due modi diversi di onorare la Madonna

Montallegro

Ci avviciniamo alle feste patronali di Chiavari e Rapallo, entrambe agli inizi del mese di luglio, che celebrano due storiche apparizioni della Madonna; a Chiavari la Madonna dell’orto e a Rapallo la Madonna di Montallegro. Due celebrazioni che hanno radici lontane nei secoli e che coinvolgono l’intera comunità, con lo sviluppo di tradizioni popolari collegate al culto ormai consolidate. Della storia e delle tradizioni abbiamo parlato con un sacerdote della Diocesi di Chiavari, don Mario Ostigoni, che ha una lunga esperienza in questa materia.

“Il Golfo del Tigullio ha visto due diverse apparizioni della Santa Vergine, sempre il giorno 2 luglio. Il 2 luglio 1557 a Montallegro, sopra Rapallo, e il 2 luglio 1610 a Chiavari, vicino al mare. Perché proprio il 2 luglio? Non è un giorno casuale: nel calendario romano, in uso fino a qualche decennio fa, in questo giorno in tutto il mondo si celebrava la visitazione della Beata Vergine Maria (Santa Elisabetta), quindi è il giorno in cui la Madonna ci visita con queste apparizioni – sottolinea don Mario-. Prima del 1610 a Chiavari era già diffuso il culto della Madonna, chiamata dell’Orto, perché alla fine del Quattrocento per implorare la cessazione della peste, una pia donna, detta la Turchina, aveva fatto affrescate sul muro di un orto un’immagine della Madonna che regge fra le braccia il bambin Gesù benedicente”.

A Chiavari la tradizione di questa festività è presente ininterrottamente almeno dal 1610, “ma non ci sono manifestazioni popolari che si ripetono ogni anno legate al culto ma non strettamente liturgiche. Quella chiavarese è sempre stata una devozione più contenuta, riservata, interiore, fatta di preghiere e sacramenti. A Rapallo invece ci sono tante tradizioni popolari: tutta la città è imbandierata, alla sera ci sono spettacoli di fuochi d’artificio, suona la banda”. In queste manifestazioni un ruolo principale lo hanno i sestieri (San Michele, Seggio, Borzoli, Cerignola, Cappelletta, Costaguta) che sono caratterizzati da una certa animosità reciproca, animosità che prende vita nella sfida a colpi di mortaletto del 1 luglio (i cosiddetti richiami) che segue un antico rituale che riproduce i misteri del rosario. Il 2 luglio si svolge invece- ogni anno da parte di un sestiere diverso- la sparata del panegirico e il 3 luglio lo spettacolo pirotecnico conclusivo. I sestieri partecipano anche alla novena dell’alba (alle 5), dal 23 giugno al 1 luglio, giorno in cui i giovani delle parrocchie compiono il pellegrinaggio a Montallegro lungo l’antica mulattiera. Una partecipazione dei ragazzi che manca a Chiavari e che può spiegare il fatto che negli ultimi anni le ordinazioni di preti provengano in buona parte, se non tutte, dalle parrocchie di Rapallo.

“Differentemente da Rapallo, a Chiavari non c’è la tradizione di questi eventi collaterali. C’è la tradizione della preghiera, dei sacramenti, di una devozione alla Madonna viva tutt’oggi ma senza aspetti di pratica popolare (tranne i fuochi d’artificio, la banda, la fiera). Speriamo che questa devozione coinvolga anche i più giovani, che devono ancora conoscerla. A Chiavari gli eventi esterni alla liturgia sono ben pochi: da una parte è un bene perché si interiorizza la fede, dall’altro ci potrebbe essere una partecipazione più da parte di molti se ci fossero manifestazioni collaterali, non propriamente religiose, ma pur sempre legate al culto della Madonna, la cui intensità è testimoniata nel nostro territorio dalla presenza di molti santuari, che celebrano non solo apparizioni e prodigi ma la fede ininterrotta di un popolo verso la Madre di Dio”, conclude don Mario.