Chiavari: "Il Corpo Violato", convegno per sensibilizzare e contrastare - LevanteNews
LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Sabato 8 giugno dalle 9 alle 13

Chiavari: “Il Corpo Violato”, convegno per sensibilizzare e contrastare

Generico giugno 2024

Da Comunicazione Telefono Donna Centro AntiViolenza Cif Aps

Telefono Donna Centro Antiviolenza CIF APS (operante nel territorio del Tigullio) e l’Ordine degli Infermieri di Genova organizzano, con il patrocinio della Regione Liguria, dell’ASL 4, dei Distretti Socio Sanitari 14,15,16 e del Villaggio del Ragazzo, un importante incontro-convegno dal titolo: “Il Corpo Violato”.

L’evento, in programma per la mattina dell’8 giugno dalle ore 9 alle 13, presso la Società Economica di Chiavari, si pone come una giornata di profonda riflessione sulle mutilazioni genitali femminili, una piaga sociale che purtroppo non è così lontana come si potrebbe pensare e che colpisce anche le nostre città.

Un impegno comune per contrastare la violenza

Telefono Donna e l’Ordine degli Infermieri, da sempre impegnati nella lotta contro la violenza di genere, in particolare contro la violenza sulle donne e sui bambini, intendono con questo convegno implementare e rafforzare la rete di collaborazione tra le istituzioni e il mondo dell’associazionismo.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza su un tema ancora troppo scottante e di promuovere una cultura della non violenza. La lotta contro le mutilazioni genitali femminili e contro ogni forma di violenza passa infatti attraverso un cambiamento di mentalità che deve partire fin dalla tenera età, con percorsi di formazione e informazione nelle scuole.
Un invito a tutti

Telefono Donna e l’Ordine degli Infermieri invitano tutta la cittadinanza e gli addetti ai lavori a partecipare all’incontro-convegno “Il Corpo Violato” per un confronto aperto e costruttivo sul tema della violenza contro le donne e le bambine.

L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.
Per iscrizioni: eventi.teldonnatigullio@gmail.com

Insieme possiamo fare la differenza!

Locandina

Promotori: il Telefono Donna Centro Antiviolenza Cif Aps è un’associazione di promozione sociale senza fini di lucro, operativa sul territorio dal 2009, basata sul lavoro volontario. Nato per contrastare il fenomeno della violenza di genere, il TDCA fa parte della Rete Regionale AntiViolenza, è stato accreditato come Centro Antiviolenza da Regione Liguria per la prima volta nel 2017, serve il territorio del Tigullio, meglio identificato come il territorio afferente alla Conferenza dei Sindaci
dell’ASL 4 Sistema Sanitario Regione Liguria. Offre assistenza e consulenza alle donne che vivono o hanno vissuto situazioni di violenza in tutte le sue declinazioni.

L’Ente Ordinistico infermieri di Genova sostiene la tutela dei/delle cittadini/e che usufruiscono delle prestazioni per la tutela della salute, la prevenzione, la cura, la riabilitazione e alla tutela e sviluppo della professione infermieristica e dei professionisti. Gli episodi di violenza sono espressione di violazione dei diritti fondamentali di ogni persona e le azioni intraprese dalla professione infermieristica sono finalizzate a sensibilizzare tutti i cittadini per sviluppare una riflessione culturale che orienti i comportamenti verso la realizzazione di una società sostenibile, rispettosa dei diritti, propositiva e consapevole. La professione infermieristica, attraverso l’Ordine, vuole essere un punto di riferimento nel creare un sistema di reti coordinate, in sinergia tra di loro.
Le iniziative intraprese e quelle che si intendono sviluppare sono finalizzate alla realizzazione concreta di interventi divulgativi rivolti alla popolazione nelle diverse fasi di sviluppo della vita.

Risultano fondamentali le forme di coinvolgimento delle Istituzioni, dei Servizi, delle associazioni di volontariato e di tutte le organizzazioni sanitarie nel proporre interventi culturali ed educativi nelle scuole e verso le aree della fragilità, dove gli infermieri ricoprono un ruolo fondamentale a garanzia della salvaguardia dei diritti.
Contesto: Le mutilazioni genitali femminili (MGF) rappresentano una grave violazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze. Si stima che circa 200 milioni di donne e ragazze in tutto il mondo abbiano subito MGF e che ogni anno vengano sottoposte a tali pratiche altri 3 milioni di ragazze. Le MGF hanno conseguenze fisiche e psicologiche devastanti per le donne e le ragazze, e possono
persino portare alla morte (www.salute.gov.it).

I centri antiviolenza possono svolgere un ruolo fondamentale nel combattere le MGF, offrendo sostegno alle sopravvissute, lavorando in sinergia con gli operatori sanitari, le istituzioni locali, le forze dell’ordine sensibilizzando sui rischi di questa pratica dannosa e promuovendo l’abbandono delle MGF. I principali fattori di rischio per tale pratica in Italia sono: l’origine da un paese dove si pratica questa tradizione, l’età precoce di immigrazione, il basso livello di istruzione delle madri, l’appartenenza a contesti familiari chiusi e tradizionali. L’Italia ha adottato diverse misure per
contrastare le MGF, tra cui la legge 68/2006 che vieta le MGF e punisce chi le pratica. (legge Consolo).

Diffusione del fenomeno: Secondo una ricerca dell’Università Bicocca di Milano del 2019, si stima che in Italia ci siano circa 87.600 donne tra i 15 e i 49 anni che hanno subito mutilazioni genitali femminili. Tra le nazionalità più a rischio ci sono le donne somale, maliane, sudanesi e burkinabé, con una prevalenza di MGF che supera l’80%. Il fenomeno è concentrato soprattutto nelle grandi città del nord Italia, ma è presente anche in altre zone del paese. È importante ricordare che i dati sono
spesso frammentari e approssimativi vista la natura sommersa del fenomeno. Tuttavia, le stime disponibili indicano che le MGF rappresentano una grave minaccia per la salute e i diritti delle donne e delle ragazze in Italia.
Nonostante gli sforzi compiuti, le MGF rimangono un problema grave in Italia. È necessario un impegno continuo da parte di tutti gli attori coinvolti.

Obiettivi del convegno:
• Aumentare la consapevolezza sui rischi delle mutilazioni genitali femminili
• Promuovere l’abbandono di questa pratica dannosa
• Sostenere le sopravvissute alle mutilazioni genitali femminili
• Discutere le strategie più efficaci per eliminare le mutilazioni genitali femminili
• Rafforzare la rete antiviolenza impegnata nella lotta contro le MGF

Programma del convegno:
Moderatore dott. Roberto Pettinaroli.
9:00 Saluti delle autorità
9:15 Equipe etno psichiatria Serd ASL4: Assistente Sociale Anna Maria Fasce e Psicologa Abis
Carola “Conoscere per comprendere per produrre cambiamenti: strategie culturali”
9:45 Rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri di Chiavari: “Il ruolo delle forze dell’ordine nella lotta contro le MGF”
10:15 Wall Dolls: Chiara Urci Psicologo Giuridico e dell’Emergenza Responsabile Regionale Psicologi croce rossa Liguria “Le mutilazioni del corpo: la violazione dei diritti umani ed il trauma”
10:45 Break
11:00 Avv. Antonella Cascione facente parte del coordinamento nazionale rifugiati e migranti di Amnesty International: “Tutela internazionale delle vittime di mutilazione genitale”
11:30 F.A.N.O.N: Psicoterapeuta Elena Comandè “I corpi delle altre”
12:30 Dibattito aperto: “Insieme contro le mutilazioni genitali femminili: Un impegno per la salute, i diritti umani e lo sviluppo”

Temi trattati:
• Le mutilazioni genitali femminili: una sfida per i diritti umani e la salute mentale
• Le cause delle mutilazioni genitali femminili: Una prospettiva culturale, sociale e psicologica
• Le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili: Salute fisica, psichica e ripercussioni sociali
• Definizione e descrizione del problema MFG secondo OMS, aspetti culturali, cenni
assemblea generale ONU 2012 , Convezione di Istambul, legge Italiana, aspetti psicologici e trauma legati MFG.
• Il ruolo delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della società civile, la tutela legale
• La tutela delle sopravvissute alle mutilazioni genitali femminili: Supporto psicologico, socio-sanitario e giuridico
• Campagne di sensibilizzazione e informazione per promuovere l’abbandono delle MGF

Pubblico di riferimento:
• Operatori e operatrici dei centri antiviolenza e delle reti di supporto alle donne
• Personale sanitario e socio-educativo
• Forze dell’ordine
• Assistenti sociali e psicologi
• Avvocati e operatori del diritto
• Sopravvissute alle mutilazioni genitali femminili e loro famiglie
• Cittadini e cittadine interessati alla tematica

Finanziamento: Il convegno la cui partecipazione è gratuita è sostenuto dai promotori.

Logistica: Sabato 8 giugno 2024 dalle ore 9 alle 13 in Chiavari, presso la sala della Presidenza della Società Economica, via Ravaschieri 15.

Valutazione: L’impatto del convegno sarà valutato attraverso un questionario di gradimento ai partecipanti.

Iscrizione: La partecipazione al convegno è gratuita ma è necessaria l’iscrizione, disponibilità fino a esaurimento posti. Per informazioni e iscrizioni, contattare Telefono Donna Centro Antiviolenza
0185/309912 mail: info@telefonodonnatigullio.it