Il Comune di Chiavari ha proposto alla cittadinanza e alle scuole, in occasione del Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe, il prossimo 15 febbraio, lo spettacolo “L’Istria nel cuore”, scritto e interpretato dall’attore Giulio Benvenuti.
Il signor Benvenuti, fratello della consigliera municipale di Genova di Fratelli d’Italia Antonella Benvenuti, è intervenuto anche alla Biblioteca Brocchi di Genova Nervi in un contestato evento, organizzato dal Municipio Levante per commemorare in un’unica occasione la Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo; l’amministrazione comunale di Genova ha negato il patrocinio a tale evento. «Il signor Benvenuti, sui propri profili social utilizza tranquillamente immagini di Casa Pound, partito di estrema destra (omissis)» ha dichiarato il collega consigliere municipale del Municipio Levante Lorenzo Garzarelli.
Siamo andati a verificare sulle pagine Social di Benvenuti che, in un post del 2016, rilanciava un evento organizzato da Casa Pound a Gorizia sulla tragedia delle Foibe e addirittura, nel 2017, accostava alla propria foto profilo il simbolo di Casa Pound.
Riteniamo del tutto inopportuno il patrocinio dell’amministrazione comunale di Chiavari, con l’introduzione dell’assessore alla Cultura Silvia Stanig, e contrario alla natura democratica e antifascista delle istituzioni; ci auguriamo che l’amministrazione riconosca il proprio errore e ritiri il patrocinio all’evento. Un evento che ottiene l’effetto contrario rispetto all’obiettivo di giungere a una memoria condivisa e pacificata delle vittime delle Foibe, garantita da una legge dello Stato e invocata anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Nessuno deve avere paura della verità – ha dichiarato nel 2023 -. La verità rende liberi. La nostra Repubblica trova nella verità e nella libertà i suoi fondamenti”
L’assessora Stanig, rappresentante di Partecipattiva (forza politica il cui presidente è membro del consiglio direttivo dell’ANPI Chiavari), è a conoscenza delle posizioni del Benvenuti? Chiediamo a lei e all’amministrazione comunale di annullare l’evento (omissis).
