Spunta una maggioranza e una opposizione

Parco di Portofino: ancora sulla riunione di venerdì in Regione

Da Antonio Leverone, Coordinamento per il Parco Nazionale di Portofino – Osservatorio Ambientale

il 28.7.23 in Regione la IV Commissione Territorio e Amiente , nell’ambito di un “approfondimento in merito allo stato di attuazione del Parco Nazionale di Portofino” ha convocato anche le associazioni e organizzazioni ambientaliste che seguono la complessa e lunga vicenda.
Al termine della prima fase riservata alle istituzioni: Comitato di gestione provvisoria del Parco Nazionale (area indicata dal Ministero a 11 comuni), Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale -ISPRA, Area Marina protetta di Portofino, Parco Naturale regionale di Portofino e Comunità del Parco e i 7 Comuni
interessati (Camogli, Chiavari, Coreglia, Portofino, Rapallo, Santa Margherita Ligure e Zoagli) si è aperto il confronto con le realtà ambientaliste.

Presenti all’oncontro: Riccardo Lertora in rappresentanza del W.W.F. Nazionale e della L.I.P.U., Alberto Girani in rappresentanza dell’Associazione Tutti per il Parco di Recco, Roberto Costa in rappresentnza di Federparchi Liguria, Antonio Leverone in rappresentanza del Coordinamento Parco Nazionale di Portofino.
Ancora una volta il confronto si è sviluppato in uno spirito di contrasto tra maggioranza e opposizione fin dalle brevi introduzioni gestite dal Presidente dell’assemblea.
Ancora una volta i rappresentannti di minoranza nella commissione e gli invitati ambientlisti hanno esposto tutti una esaustiva presentazione delle opportunità messe a disposizione della Regione, comuni e comunità in relazione all’istituzione del Parco Nazionale fin dal 2018 : maggiori obiettivi, risorse economiche, visibilità internazionale, tutela del territorio in una difficile contingenza ambientale.

Fin dal 2014 in occasione di una audizione presso il Ministero Ambiente di Unioncamere, fu presentato un rapporto su ” L’economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette”. L’allora Ministro Gian Luca Galletti aveva sottolineato come “Coniugare la conservazione della natura e la crescita di
un’economia che pone l’ambiente come cardine del suo sviluppo rappresenta un passo oggi quanto mai necessario”.

L’ “oggi quanto mai necessario” è diventato indispensabile e a quasi 10 anni di distanza rappresenta il futuro del pianeta e nostra sopravvivenza.
In questo ambito di riflessione l’intervento di un membro della maggioranza ha “stupito e lasciata attonita”, penso, tutta l’assemblea. Con una sorta di domanda rivolta specificatamente a noi invitati, ci ha cjhiesto di rispondere al motivo della nostra insistenza a sostenere un parco nazionale dove passa una autostrada. .
Tralasciando il fatto che la presenza della struttura citata è marginale all’area individuata e studiata da ISPRA, è in buona parte in gallerira, mi ha colpito quello “stupore” che ho avvertiro nell’assemblea e cosa mi ha imposto tale dissagio.
Esprimo una personale convinzione: mi sono stupito per una espressa “stupidità” dell’argomento trattato. La Treccani scrive: ” Stato di torpore, insensibilità o sbalordimento, causato da condizioni fisiche o morali” e ancora ” Scarsità o mancanza di intelligenza”. Ora mi resta solo di capire se sono io in tale situazione.

Tornando allo stato di attuazione del Parco Nazionale è utile e importante prendere atto che è ripreso l’iter previsto dalle legge quadro in vigore, dopo una breve interruzione, sulla perimetrazione indicata del Ministero nel 2021: 11 comuni (Golfo Paradiso 3 – Golfo Tigulio 5 – Val Fontanabuona 3) per 5.363
ettari. Il Comitato provvisorio nominato dal Ministero stesso, che aveva operato a salvaguardia delle norme di tutela con riconosciuta efficacia e tempistica, ha ripreso l’operatività.
In contrapposizione la Regione sostiene un parco a 3 comuni ( quelli del Parco Regionale) nonostante abbia ricevuto indicazioni negative da parte del settore tecnico e di ricerca del Ministero.

Il Sindaco di Portofino, attuale Presidente del Parco Regionale dovrebbe svolgere solo la funzione di gestore dell’amministrazione corrente in attesa del compimento dell’iter istitutivo ministeriale.
Sempre in totale contrapposizione attivamente sostiene il Parco a 3 comuni con assidua presenza presso il Ministero a Roma.
C’è da domandarsi con quale autorità o mandanto ma la cosa più grave è che tutto questo avviene senza il coordimaneto e parere dei Sindaci che, sia pure con verifiche da svolgere, si dichiarano favorevoli a far parte del Parco Nazionale, anche con atti ufficali del Consiglio comunale.
Se, in ultimo, c’è da risolvere la questione del “brand” Portofino, quale ulteriore “stupidità” espressa, ad esempio : ” cosa c’entra la Val Fontanabuona con Portofino”, il nuovo Parco Nazionale potrebbe assumere l’identità dei “Due golfi (Paradiso e Tigullio) e Fontanabuona”. La modifica rispetto all’indicazione del
Ministero dovrebbe avvenire con il consenso unanime dei comuni considerati.
In ogni caso il Coordinamento per il Parco Nazionale di Portofino come da sei anni, continua a svolgere attività di informazione e documentazione in stretta collaborazione con chi vuole confrontarsi, non perdendo più risorse, energia e tempo a “stupirsi” con chi continua ideologicamente a contrastare la grande opportunità del Parco Nazionale senza nulla costruire, Opportunità rivolta soprattutto al futuro e alle nove generazioni.
Comuni interessati, Regione e Ministero hanno quindi una grande responsabilità.