Leivi: "Trovato ordigno bellico, troppi 24 giorni per farlo brillare" - LevanteNews
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Grosso proiettile perfettamente integro

Leivi: “Trovato ordigno bellico, troppi 24 giorni per farlo brillare”

Questa mattina a Leivi, in località La Pozza, gli artificieri hanno fatto esplodere un ordigno dell’ultimo conflitto mondiale: l’operazione è stato effettuata in sicurezza e la zona è tornata libera da alcun divieto di transito. “L’ordigno, un grosso proiettile di cannone, è stato rinvenuto integro da un cittadino, che ha immediatamente chiamato sul posto, vicino a Cogozzale (verso versante di San Colombano) i Carabinieri di Carasco. Il 4 luglio scorso la Prefettura mi ha intimato di custodire l’ordigno e di non diffondere la notizia per ragioni di sicurezza, altrimenti mi sarei trovato esposto a gravi rischi legali. Se qualcosa fosse successo sarei stato sicuramente condannato – spiega il sindaco di Leivi, Vittorio Centanaro -. Durante questi lunghi ventiquattro giorni hanno collaborato con me a monitorare la sicurezza del luogo Gianni Solari della Protezione Civile di Leivi, Marco Allegro della Protezione Civile di San Colombano Certenoli, Valeriano Solari, mio vigile”.

Oggi quattro artificieri di Fossano, in Piemonte, tre infermieri da Genova, quattro carabinieri, di cui due da Carasco e due da Chiavari sono arrivati sul posto; due artificieri hanno fatto esplodere il proiettile. All’atto era presente anche la sindaca di San Colombano, Carla Casella. “Non è possibile attendere ventiquattro giorni: in un tempo così lungo si è venuto a creare una situazione di disagio che ha gravato su un’unica persona che non ha alcuna colpa, se non quella di essere il sindaco. E’ un fatto vergognoso, da paese del Terzo Mondo. Il tempo massimo dovrebbe essere quello di due/tre giorni”, afferma Centanaro.