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Destinazione d'uso della "piana"

Lavagna: diga Perfigli, il Consiglio impugna la delibera regionale

Tra gli altri punti, prevista all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Lavagna di questo pomeriggio l’impugnazione della deliberazione della Giunta regionale n.475 dello scorso 26 maggio, avente ad oggetto “approvazione di variante con prescrizione al vigente Prg da zona SP1 – zona per strutture polifunzionali lungo l’Entella – e zona E App agricola produttiva di pregio: “Siamo in una fase conclusiva e istruttoria dell’adozione dello strumento urbanistico da parte dell’ente regionale. Proponiamo di non accettare le disposizioni e le scelte prese in Consiglio regionale. Noi, insieme ad Italia Nostra, abbiamo avviato una procedura per il riconoscimento del vincolo paesistico, al quale nel documento si fa riferimento in modo molto lacunoso”, ha spiegato l’assessore  all’urbanistica Matteo Piazze.

“Impugnare la delibera mi rende dubbioso perchè rallenta la trasformazione in zona agricola della piana. Sarebbe da introdurre la variante della variante se fosse possibile. Chiedo se è disponibile il secondo parere legale chiesto da noi”, ha dichiarato il consigliere Dimartino. Sulla stessa posizione la consigliera Laura Corsi dell’associazione 100% Lavagna. “La variante approvata dal consiglio comunale nel gennaio 2022 aveva esclusivamente l’obiettivo di bloccare la realizzazione del lotto 1 delle opere di mitigazione idraulica e non, come si era detto allora, di mantenere la destinazione agricola della piana. Probabilmente i lavori del primo lotto si concluderanno, per il resto è tutto incerto. Il nostro voto sarà di astensione”, ha affermato il consigliere Pietro Stefani del gruppo Officina Lavagnese. Anche per il consigliere Mario maggi (100% Lavagna) “il progetto presenta evidenti lacune, quindi è necessario votare per l’impugnazione della delibera regionale”. Di fronte alle osservazione di Stefani, il consigliere Romanengo ha ribadito la volontà dell’amministrazione di garantire la sicurezza dei cittadini. Noi non condividiamo le vostre scelte ma condividiamo la necessità di salvaguardare la piana. Per queste ragioni confermo il mio voto di astensione sulla proposta di impugnazione”, aggiunge la consigliera Aurora Pittau (Officina Lavagnese). “Penso che il percorso che abbiamo avviato di ricerca di soluzione alternativa alle opere di mitigazione del rischio comprenda in maniera coerente l’impugnazione di questa delibera regionale. In questo fase di ricorso vale la normativa più restrittiva tra quelle in vigore, cioè quella che impone la destinazione “, ha concluso l’assessore Piazze.

Il Consiglio comunale si è espresso in maggioranza per l’impugnazione della delibera regionale in oggetto.