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Chiavari: il costo di un cane, dai 20 ai 150 euro al mese, ma può arrivare a 500

Quanti cani ci sono in Italia e in Liguria? Abbiamo dato uno sguardo ai numeri della Banca dati dell’Anagrafe Animali d’Affezione, raccolti con continuità dal Ministero della Salute. L’ultimo aggiornamento, del 19 febbraio 2023, indica la presenza, in Italia, di 13.863.734 cani microchippati, per una media di un cane ogni 4 persone. Lo scorso anno, sempre secondo i dati dell’Anagrafe, nello stesso periodo i cani ufficialmente registrati nel nostro Paese erano 12.491.263. Ciò significa che il dato, negli ultimi 12 mesi, ha registrato un significativo aumento: +10,9%. Tra le regioni, la Liguria si piazza all’ottavo posto, con 285.716 esemplari. In base al rapporto tra il numero dei cani presenti e il numero dei residenti, la nostra regione è sempre ottava, con un indice di cani pro capite di 0,189.

E quali sono i dati liguri sul randagismo in Liguria? Buoni: la nostra regione risulta terzultima, prima di Trentino e Valle d’Aosta, con i suoi soli 562 randagi (dati aggiornati al 5 luglio 2023). Le regioni sono tenute, sentite le associazioni animaliste, protezioniste e venatorie, che operano in ambito regionale, ad adottare un programma di prevenzione del randagismo. Il programma deve prevedere interventi di informazione, anche nelle scuole, e corsi di formazione per chi opera nei servizi veterinari. Lo Stato, da parte sua, ha istituito, con la la legge 14 agosto 1991 n. 281, un fondo per la tutela del benessere e per la lotta all’abbandono degli animali da compagnia. Le disponibilità del fondo vengono ripartite dal Ministro, con proprio decreto, annualmente tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.

Questi dati riflettono il fatto che al giorno d’oggi tante famiglie, ma anche persone sole, hanno uno più cani, tanto è l’affetto che questi animali sono capaci di dare, indipendentemente dalla razza o dal fatto che siano di razza o meno. Rappresentano spesso una fonte di amicizia che non tradirà mai e verrà meno, ahinoi, solo con la morte dell’amata bestiola. Sempre di più ricorrono a questo genere di compagnia e ci sono casi in cui le spese del padrone sono più per il cane che per se stesso. Quanto costa mantenere un cane? Qui entrano in gioco principalmente due fattori: lo stato di salute dell’animale che in generale, come nel caso di noi umani, tende a peggiorare con l’avanzare dell’età, e lo stile di vita scelto per lui/lei dai proprietari in base ai propri gusti e disponibilità economiche.

Stando alle nostre ricerche nel Tigullio, nel caso di un cane giovane e sano il costo mensile varia da un minimo di 20 euro per l’alimentazione (a cui sommare il costo delle vaccinazioni annuali, tra i 40 ed i 100 euro) ad un massimo di 80 euro. Tutti preparati, le classiche “crocchette”, acquistabili dai negozi Pethit in corso Garibaldi, Cane&Gatto in corso Dante a Chiavari, Pet Market a San Salvatore di Cogorno, Arcaplanet a Carasco o online. Ci sono poi anche i casi, ormai si contano sulle dita di una mano, di cani che mangiano lo stesso cibo dei padroni ed allora lì la spesa viene meno. Oltre alla visita annuale, una spesa per così dire obbligatoria dal veterinario è quella della sterilizzazione e castrazione: quest’ultima può costare anche 250 euro. Anche per guinzaglio e pettorina il ventaglio è ampio: da un minimo di 10 euro ad un massimo di 50. Per cani piccoli che temono il freddo o a pelo lungo che si riempie d’acqua con la pioggia, si aggiunge anche la spesa di impermeabili e cappottini: da un minimo di 20 a un massimo di 50 euro.

Inoltre, per chi ha preso un cane dal canile che ha subito traumi o semplicemente vuole imparare a tenerlo un passo da fare è rivolgersi ad un addestratore: due noti sul nostro territorio sono presso il Centro Acquarone a Chiavari e lungo il fiume Entella il centro Animali Ange Dog School. La cifra standard da Sestri a Rapallo è di 30 euro a lezione, il prezzo varia poi a seconda delle singole necessità e se occorrono lezioni a domicilio.

Il discorso cambia radicalmente nel caso di un cane malato e vede aumentare, oltre alle spese mediche, anche quelle dell’alimentazione, che viene indicata dal veterinario. Mensilmente si superano i 100 euro, tra i 125 e i 150, “quasi quintuplicati rispetto a quando il cane era sano”, ci dice una proprietaria. Naturalmente la frequenza delle visite cambia, da una volta all’anno al controllo ogni tre mesi o, nei casi più gravi, ogni mese. Un cane ammalato di tumore, per esempio, costa sui 450/500 euro al mese.

“La richiesta di servizi veterinari è decisamente in aumento. Sono richieste competenze, specializzazioni e servizi che non è facilissimo dare ed esaudire. Ora siamo entrati nel gruppo nazionale Ca Zampa”- spiega lo storico veterinario chiavarese, dottor Gualtiero Tanturli, titolare dell’Ambulatorio Veterinario Levante in via Trieste -. Faccio questo mestiere dal 1984 e ho assistito ai cambiamenti di questo lavoro: ho iniziato come veterinario di piccoli animali, poi di animali da compagnia, adesso di animali d’affezione. Diventerò veterinario di famiglia. Ho cominciato come assistente del più famoso veterinario di Chiavari che dedicava un’ora allo studio e il resto della giornata alla cura degli animali da allevamento. Non faceva nessun esame. Ora le esigenze dei clienti sono cambiate. Insieme ad altri abbiamo acquistato una tac che è una degli apparecchi più evoluti del Tigullio. Lo abbiamo fatto perché il proprietario vuole il massimo dei servizi per il suo cane”. “Un cane giovane e sano – dichiara Tanturli – va dal veterinario per la vaccinazione di base, che ha quattro richiami a distanza di un mese. Normalmente un animale va dal veterinario due volte l’anno, una per il richiamo e l’altra per una visita di controllo. Man mano che si va avanti con gli anni aumentano le spese mediche. A queste va aggiunta l’alimentazione, il cui costo è maggiore per un cane di grossa taglia”.

Nel caso del cane ammalato si stanno applicando in questo momento forme di assicurazione che permettono al proprietario di diminuire il costo come fosse un’assicurazione per sé: con un costo limitato e certo uno sa che può fare fronte anche a cose gravi. Già però un’operazione relativamente semplice come un’ernia al disco costa sui 2000-3000 euro: “Chiunque ha diritto ad avere un cane, purché possa mantenerlo. Chi ha già difficoltà ad arrivare al giorno dopo non è bene che prenda un cane – afferma Tanturli -. Per la famiglia normale ci sono questi aiuti rappresentati dalle assicurazioni. La maggior parte dei cani arriva alla vecchiaia con dei problemini, solo pochi sfortunati con grossi problemi. Bisogna comunque essere attenti e previdenti. Un cane che sta bene costa poco, il costo di mantenimento è alla portata normale delle persone. La visita generica costa sui 50 euro, quella specialistica (ortopedico, neurologo, endocrinologo) è un po’ più alta ma non di tanto. Quello che costa di più sono gli esami esterni, come una Tac. Il mangime si acquista in farmacia, nei negozi specializzati o online. Le medicine hanno lo stesso costo se comprati dal veterinario piuttosto che in farmacia”.

Ultimo dato che ci fornisce Tanturli è di nuovo confortante circa la situazione in Liguria, dove gli abbandoni dei cani sono un numero minimo. A confermare quanto ad oggi il cane sia considerato come un membro della famiglia, un figlio aggiuntivo che ha bisogno di particolari attenzioni. Per il quale si rinuncia ad un viaggio o si sceglie una certa destinazione di vacanza perché pet friendly e non un’altra magari più desiderata dai padroni.