Dalla Rari Nantes Camogli 1914
10. Un numero che ritorna con insistenza. 10 come gli anni di astinenza dalla serie A1, e 10, come gli anni che sono trascorsi dall’ultima partita di Cristian Gandini con la calotta bianconera. Nella vita, però, tutto torna e allora ecco che, meno di due settimane dopo la promozione in A1, la società annuncia il secondo colpo di mercato, riportando il Mago alla Giuva.
“Sono felice, emozionato, carico e determinato per questo mio ritorno al Camogli“, racconta Cristian, “Lo dico senza falsa ipocrisia, per me questo è un vero e proprio ritorno a casa. Appena terminata la mia esperienza con il Torino ho ricevuto diverse proposte, ma il mio unico pensiero era quello di tornare a giocare alla Giuva. Ho parlato con Doddo, il Direttore Sportivo, e abbiamo trovato l’accordo praticamente in 5 minuti. La voglia di tornare era tantissima e adesso non vedo l’ora di iniziare questa avventura. Credo nel destino e mi piace pensare che tutto questo non sia frutto del caso. Erano 10 anni che il Camogli non giocava la serie A1, così come sono stati 10 gli anni per me lontani da Camogli. In questi anni ci eravamo già sfiorati, ma adesso che sono tornato spero che si possa subito riallacciare questo filo che mi ha sempre legato a questa piazza. Camogli per me vuol dire ricordi indimenticabili, un gruppo di amici storici, lo scudetto Under 20 e tante altre emozioni provate in passato. Quest’anno ho affrontato due volte la squadra e mi ha veramente impressionato. Ho visto finalizzatori sacrificarsi per i compagni, ragazzi dare tutto l’uno per l’altro, uno spirito non banale che mi ha veramente colpito. Ritroverò tanti amici con cui ho condiviso molto come Beggiato e Tabbiani, ma allo stesso tempo avrò finalmente la possibilità di giocare contro persone, sin qui, incrociate solo come avversari come Giovanni Bianco. In questa mia scelta un ruolo importante chiaramente l’hanno avuto anche i tifosi. So bene che cosa voglia dire pallanuoto per la gente di Camogli. La piscina in finale era qualcosa di incredibile e sono sicuro che con questo entusiasmo potremo toglierci delle soddisfazioni. Torna un Gandini carico di entusiasmo, più maturo e forse più consapevole dei propri mezzi, ma ciò che non è cambiato rispetto a 10 anni fa, è la mia voglia di imparare, di allenarmi e di sacrificarmi tutti i giorni per il bene della squadra“.
Una carriera che non ha certo bisogno di presentazioni. Dai campionati di A2 vinti alle stagioni di A1 da protagonista. Un altro figlio della Giuva torna a casa. Da parte di tutta la Rari Nantes Camogli, bentornato mago, bentornato Cristian!
