Lavagna: molto partecipata la tradizionale fiaccolata del 24 aprile - LevanteNews
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Memoria contro il negazionismo

Lavagna: molto partecipata la tradizionale fiaccolata del 24 aprile

Questa sera si è tenuta a Lavagna la suggestiva e coinvolgente cerimonia che la città dedica ogni anno alla liberazione dal Nazifascismo, avvenuta qui un giorno prima della data riconosciuta come Festa Nazionale. In particolare quest’anno si celebrano gli ottant’anni dall’inizio della Resistenza, che inizio nel 1943, subito dopo l’armistizio dell’8 settembre e terminò in questi giorni d’aprile.

Organizzata dall’Anpi Lavagna e Valli e dal Comune, in collaborazione con l’Accademia del Turismo e l’Istituto Comprensivo Lavagna, la fiaccolata è partita da Piazza delle Libertà, di fronte al Comune; a guidare il corteo il Corpo Bandistico Città di Lavagna. A fianco degli organizzatori, il Comune di Cogorno,l’Anpi di Chiavari, l’Associazione Nazionale Bersaglieri sezione Tigullio, l’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo sezione di Lavagna, la Croce Rossa di Lavagna, l’Associazione Volontari Protezione Civile Liguria, il Gruppo Alpini di Lavagna, la Cgil e lo Spi Tigullio – Golfo Paradiso. Dal Municipio, dove si è svolto il minuto di silenzio e un omaggio ai caduti da parte delle associazioni, il corteo ha attraversato via Roma, girato in via Dante, fermatosi per un momento di omaggio al Monumento di Piazza Innocenzo IV.

L’orazione ufficiale si è tenuta in piazza Ravenna, sotto le finestre della Biblioteca civica – perché celebrare la Liberazione è anche celebrare la cultura della memoria -, preceduta dagli interventi degli organizzatori locali. “È doveroso almeno una volta all’anno ricordare chi è morto per la libertà. Ricordare la Liberazione non è riaprire una ferita ma fare memoria di quello che è stato e trarne esperienza – afferma la vicesindaco di Lavagna Elisa Covacci -. Gli anni della Liberazione e della nascita della Repubblica sono anni che hanno fatto grande l’Italia”. Il presidente dell’Anpi di Lavagna Matteo Brugnoli ha sottolineato intensamente con la Resistenza ci abbia liberato “non dagli extraterrestri, da esseri lontani ma dal Fascismo”. A tenere l’orazione Arianna Cesarone, vicepresidente di Anpi Genova e membro della segreteria nazionale: “Sono onorata di essere stata invitata a questa orazione. Il 24 aprile Lavagna fu liberata grazie alla sinergia delle forze partigiane; non fu semplice, caddero in molti, anche giovanissimi. La città ottenne la medaglia d’argento al valor civile, esempio di solidarietà e di coraggio della popolazione. Tramite le commemorazioni come quelle di stasera si fa memoria per ricordare il passato e per avere un proprio un futuro”. Ma la memoria ha dei limiti, dice Cesarone, il tempo, che fa sbiadire i ricordi e i negazionisti: “le parole della premier Meloni sulle Fosse Ardeatine, nonché quelle di La Russa che ha definito le SS una banda di ‘suonatori in pensione’ e ha detto che la Costituzione non è antifascista, così come quelle del ministro Lollobrigida contro il pericolo della sostituzione etnica. Ricordare la Resistenza significa riconoscere il fondamento della nostro vivere civile che si realizza con l’impegno e la partecipazione. Festeggiamo allegramente il 25 aprile come stasera, cantiamo ad alta voce le canzoni dei partigiani, dedichiamo un pensiero per ogni partigiano e raccontiamo la loro storia. Che la Costituzione sia il faro che illumina la strada verso il futuro”.

Dopo la fiaccolata molto partecipata di stasera, l’ultima iniziativa prevista nel calendario delle celebrazioni lavagnesi per il 25 Aprile è l’incontro dedicato alle scuole di venerdì 28, in cui Patrizia Ercole e il suo gruppo Teatro & Contorni presenteranno e animeranno il libro “Bambine in guerra” di Luana Valle.