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Il 2022 anno positivo

Sestri: Arinox e il suo ruolo nel progetto di viabilità alternativa su Riva Trigoso

Lo scorso novembre l’amministrazione comunale di Sestri Levante ha annunciato il finanziamento dello studio di fattibilità che risolve una delle criticità maggiori dell’abitato di Riva Trigoso, capace di offrire una concreta soluzione al traffico pesante che, oggi, è costretto a transitare attraverso la frazione. È un progetto per la realizzazione di una viabilità alternativa per il traffico pesante indirizzato verso gli stabilimenti di Arinox e Fincantieri, che ha portato una soluzione in grado di collegare lo svincolo autostradale con gli stabilimenti, mediante l’utilizzo principalmente di una porzione di terreno di RFI e di uno sbalzo sulla proprietà di Arinox.

L’area di intervento è compresa tra lo svincolo tra via del Petronio e via della Pace nel mondo e la zona che si trova davanti all’ingresso di Fincantieri, tra via Gramsci e la S.P. 370. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova strada urbana che avrà origine all’incrocio fra via del Petronio e via della Pace nel mondo, dove verrà realizzata una rotatoria e dalla quale si svilupperà un nuovo ponte stradale a scavalco del torrente Petronio, dopo il quale verrà creato un incrocio per garantire l’ingresso allo stabilimento Arinox. Da qui la strada proseguirà affiancando il tracciato ferroviario per scendere poi leggermente fino a raggiungere le aree prospicienti lo stabilimento di Fincantieri lungo via Gramsci. Qui, una nuova rotatoria garantirà il collegamento di tutte le viabilità coinvolte, vale a dire l’uscita del traffico pesante con via Ponzerone e via Gramsci. Lo studio di fattibilità è stato finanziato con quota parte del contributo relativo agli interventi di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico del torrente Petronio. Al contempo è stato chiesto il finanziamento per la redazione della progettazione definitiva all’interno del bando regionale per la viabilità, per un importo totale di 170 mila euro e si avvieranno i percorsi per il reperimento di fonti di finanziamento per la realizzazione concreta dell’opera che, al momento, è stimata in 5,3 milioni di euro. Proprio ieri Regione Liguria ha annunciato che un protocollo d’intesa con il comune di Sestri e Fincantieri è previsto entro marzo.

Una delle due proprietà coinvolte, Arinox, è una società del gruppo Arvedi, costituita nel 1990 per la produzione e la commercializzazione di laminati sottili ed extrasottili in acciaio inossidabile. Nasce nell’area industriale dove fino agli anni 80 era operativa l’acciaieria di proprietà della Fabbrica Italiana Tubi (FIT).Con una capacità di oltre 55.000 tonnellate / anno e con impianti industriali di avanzatissima tecnologia il polo industriale di Sestri Levante è oggi l’unico produttore italiano ed il più grande a livello internazionale nella laminazione di nastro di precisione in acciaio inox – leghe di nichel – titanio per i settori dell’auto, della meccanica di precisione, dell’impiantistica, della componentistica e dell’elettronica. Grazie al lavoro di circa 250 dipendenti che lavorano su 21 turni settimanali a ciclo continuo, Arinox ha raggiunto ora una capacità produttiva di oltre 55.000 ton/anno e un livello qualitativo che è in grado di soddisfare ogni esigenza del mercato. Arinox esporta oggi oltre l’80% della sua produzione, principalmente in Europa ma anche in America e nel Far/Middle East. In relazione al progetto di viabilità che coinvolge lo stabilimento – con sede in via Aurelia (all’inizio della salita che porta al passo del Braccio) -, e non solo, abbiamo intervistato l’amministratore delegato, ingegnere Massimiliano Sacco.

Vi soddisfa il progetto della nuova strada che collegherà Arinox, Fincantieri con Sestri, F.S. e il casello autostradale? “Il progetto della strada nuova è stato richiesto dal comune per far sì che il traffico pesante che attualmente deve raggiungere Fincantieri non attraversi più l’abitato di Riva Trigoso; il traffico pesante che giunge dall’autostrada alla società Arinox non viene interessato da questa nuova viabilità, perché il percorso rimane lo stesso: quello che cambierà sarà l’accesso in Arinox, che avverrà attraverso un nuovo svincolo creato proprio all’inzio di questa strada. La richiesta del comune ad Arinox è stata quella di aiutare lo sviluppo di questa viabilità alternativa, perché senza la concessione di alcune aree di Arinox la strada non si sarebbe potuta realizzare; stessa cosa per quanto riguarda le Ferrovie, perché una parte di essa gravita anche sul loro terreno, oltre che sul terreno di Fincantieri. Primo beneficiario della nuova viabilità sarà il borgo di Riva, che vedrà il traffico pesante diminuito se non azzerato; l’altro beneficiario sarà Fincantieri che avrà una viabilità alternativa. Arinox avrà una ricaduta marginale, anzi, nella fase di sviluppo avrà tutto l’onere di sopportare i lavori all’interno del suo stabilimento (nella parte confinante con le Ferrovie), nonché una parte della propria area privata data in uso a questa strada, in quanto la strada nel primo pezzo sarà a getto sulla nostra proprietà fino a un metro e mezzo. Per cui avremo una fruibilità minore delle nostre aree, ma l’abbiamo fatto volentieri nello spirito di essere inseriti nella comunità e quindi diminuire il disagio della popolazione residente a Riva anche se causato da un traffico non generato da noi. Il nostro è un ruolo di concessione di aree alla pubblica utilità. La nostra azienda ha un doppio ingresso, su Sestri e su Riva: quello su Riva veniva usato prima ma per ppter entrare tutto il traffico pesante avrebbe dovuto andare nel centro della frazione, che avrebbe dovuto sopportare il traffico nostro e quello di Fincantieri; per mettere fine a ciò già vent’anni fa abbimao chiuso quella portineria e abbimao spostato l’ingresso sulla via Aurelia. E’ chiaro che la nuova strada consentirà di avere un ingresso più facilitato ai mezzi pesanti in Arinox, perchè ci sarà un ponte nuovo che collegherà Riva all’ingresso in Arinox con una rotatoria e poi la strada continuerà lungo il nostro perimetro, al confine con la Ferrovia, fino a uscire verso Fincantieri tramite la nuova rotonda”.

Avete da avanzare vostre ipotesi alternative? “No perchè noi non abbiamo contribuito allo studio di fattibilità: il progetto è stato elaborato dal Comune, Fincantieri e dalle Ferrovie, che sono i soggetti più interessati. Noi siamo stati in seguito convocati, in quanto era necessario utilizzare una parte delle nostre aree, altrimenti il progetto non sarebbe potuto essere reso realizzabile”.

Qual è lo stato della produzione in quanto azienda al vertice nella lavorazione dell’acciaio Inox? “Veniamo dall’anno passato, il 2022, che è stato eccezionale, sopratutto nei primi sei mesi, quando ci sono stati ottimi risultati da parte del mercato, che ci hanno permesso di superare la prima fase degli incrementi energetici che si erano già visti nell’ottobre 2021. Nel primo semestre 2022 i costi delle bollette energetiche del nostro stabilimento (per Arinox: elettricità, gas metano e idrogeno) sono lievitati da 500 mila euro al mese a circa 3 milioni; poi sono scesi, anche se nella seconda parte dell’anno il mercato ha avuto una forte flessione, il che ha provocato una riduzione della marginalità della società (guadagni ottenuti, ndr). Sommando, però, i primi sei mesi molto buoni e i secondi mesi molto difficoltosi l’anno resta positivo. L’inzio di quest’anno è dal punto di vista del mercato ancora non estremamente vivace, dal punto di vista dei costi vediamo che c’è una forte riduzione rispetto alle cifre altissime dell’anno scorso sui vettori energetici e questo contribuisce ad aiutarci: le quotazioni sono ritornate indietro circa a dodici mesi fa, sempre valiri alti, ma più sostenibili”.

Quanti dipendenti avete? Proseguite nell’attività di beneficenza a favore delle famiglie del personale? “Oggi Arinox ha circa 260 dipendenti qui a Sestri Levante e una decina in Europa nei nostri uffici distaccati; abbiamo avuto un incremento della forza lavoro nell’ultimo anno di circa 10 unità; come sempre cerchiamo di dare priorità al personale residnete in zona. Dal punto di vista delle attività-corollario sulla società, da sempre il gruppo Arvedi è molto sensibile alle azioni di solidarietà: anche l’anno scorso ne abbiamo fatto alcuni nei confronti di parrocchie nelle nostre vicinanze che ci hanno richiesto un aiuto finalizzato a sistemare locali e sostenere le famiglie in difficoltà; analoga richiesta è arrivata dall’Ospedale di Sestri per l’istituzione di una borsa di studio di assistenza psicologica ai malati oncologici. Possiamo dire che tutte le volte che ci giungono richeste in tal senso, come dalla Protezione Civile o dalle società sportive, diamo il nostro contributo per cercare di restituire una parte della ricchezza che generiamo sul territorio al territorio stesso”.