La mancanza del numero legale

Chiavari: “Barriere ferroviarie, ma gli eroi sono un’altra cosa”

Silvia Garibaldi

Da Silvia Garibaldi, Consigliere comunale “Liberaldemocratici e riformisti con Silvia Garibaldi” 

In consiglio comunale abbiamo approvato alla unanimità l’atto formale di diniego al progetto delle barriere fonoassorbenti.
Sono soddisfatta di questo perché il bene della Città è per me al primo posto.

Ritengo però inaccettabile che ora, a pericolo probabilmente scampato all’ultimo momento, l’Amministrazione e la maggioranza si atteggino ad “eroi della patria”.

Vorrei sottolineare come, l’Amministrazione sia stata in netto ritardo su questo atto come chiaramente ed inequivocabilmente le date e gli atti formali di RFI che più volte abbiamo riferito indicano

– Durante l’anno 2021 Richiesta da parte di RFI al Comune di Chiavari di permesso a trivellazioni preliminari al progetto RFI
– 22/7 /2022 ricezione da parte del Comune del progetto RFI ed elenco potenziali espropriati
– 11/11/2022 Convocazione Conferenza dei Servizi asincrona da parte di RFI
– 17/12/2022 pubblicazione elenco espropriati sul Secolo XIX
– Inizia raccolta firme di un Comitato cittadino
– Dopo il 17 /12 /22 intervento ufficiale e pubblico dell’Amministrazione, che nel patatrac chiamava i cittadini alle firme (addirittura presso il Comune) e all’invio di osservazioni sul progetto (in fretta e furia con spese e ansia)

Adesso, approvando finalmente un atto formale di diniego, visto che essendo un problema di livello nazionale e avendo coinvolto la politica Nazionale, al 99% il pericolo è scampato, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio comunale hanno con le loro espressioni oggi , a mio avviso. minimizzato l’importanza del movimento popolare e degli interventi dei politici locali presso quelli nazionali e cercato invano di “girare la frittata” per far passare un successo il rimedio alla loro azione inadeguata, lacunosa e non tempestiva.

Ritengo questo atteggiamento poco corretto e poco istituzionale da parte dell’Amministrazione e che una maggiore attenzione alle pratiche importanti e meno tempo dedicato ai selfie e alle autocelebrazioni avrebbero evitato uno spavento e spese ai cittadini oggetto di un possibile esproprio.

La conclusione di questo consiglio comunale è stata poi l’emblema di come la maggioranza non sia minimamente interessata alle segnalazioni dei cittadini e ai problemi che la minoranza in maniera collaborativa cerca di fare risolvere. Dopo poche interpellanze della minoranza il consiglio comunale è stato chiuso per mancanza del numero legale dovuto alla uscita dall’aula alla spicciolata dei consiglieri di maggioranza tranne due.

Visto che l’orario del Consiglio lo sceglie il Presidente del Consiglio Comunale e lo fa, supponiamo in accordo con la maggioranza,  non in accordo, certamente, con la minoranza che spesso lo apprende prima dai giornali che dalla convocazione, trovo che andarsene sia segno di disinteresse totale per i problemi dei cittadini: io per esempio ho parlato di piano del traffico e piano dei parcheggi che non mi paiono temi di secondo piano e avrei parlato di depuratore, decoro cittadino (manifesti affissioni, pulizia, panchine), dei problemi di toponomastica di Traversa di Via Ugolini e così via. Non c’è stata la possibilità di farlo. I selfie e lo show erano finiti.

 

Più informazioni