Chiavari: il cinema e i meravigliosi trent'anni de Lamaca Gioconda - LevanteNews
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Grande riconosciuto impegno

Chiavari: il cinema e i meravigliosi trent’anni de Lamaca Gioconda

Dopo due lunghi anni di pandemia e la conseguente chiusura della sale cinematografiche, il recente Festival di Venezia, possiamo dire, ha definitivamente sancito (si spera!) la totale riapertura di teatri e cinema e la ripartenza di questa fetta così importante dell’industria culturale del nostro Paese, che ha una tradizione molto rinomata, ricca di volti e storie bellissime. Il Cinema Mignon, che, dopo la pausa estiva, ha riaperto i battenti proprio in occasione della rassegna settembrina, presenta i primi titoli della prossima stagione: “Moonage Daydream”, “L’immensità” e, appena dati, “Il signore delle formiche”, “Maigret”, “Bullet Train”. Oltre che sala cinematografica e sala di cinema d’essai, il Mignon è stato per un quarto di secolo sede del circolo cinematografico “Lamaca Gioconda”, nome molto noto a Chiavari, non solo tra gli appassionati, che qualche settimana fa – il 19 settembre – ha festeggiato i suoi primi trent’anni di vita.

In occasione di questa storica circostanza ci è parso giusto intervistare la presidente de Lamaca Gioconda, Ludovica Marini, tra i fondatori di quel gruppo nato come associazione cinematografica.

La incontriamo presso la nuova sede, in Corso Gianelli, 20 interno 4 (la sede legale in C.so Valparaiso): “Siamo nati come associazione cinematografica che faceva capo a “Ipotesi Cinema”, la scuola-laboratorio europea di Ermanno Olmi e Paolo Valmarana. Allora ci chiamavamo “ArteCinema”, così siamo rimasti fino all’aprile del 1996, quando ci siamo costituiti come “Lamaca Gioconda”, inizialmente “La Lumaca Gioconda”, gioco di parole composto dalle iniziali dei nostri nomi che indicava la lentezza, tratto che ci caratterizzava perché per guardare e gustare ci vuole tempo. Gioconda era il nome della nostra segretaria che era stata colpita da infarto fulminante in giovane età e quindi l’abbiamo voluta dedicare a lei, nel giorno del suo compleanno”.

Lamaca Gioconda aderisce da subito all’Unione Italiana Circoli Cinema, detta Uicc, fondata da Rossellini, una delle nove associazioni di cultura cinematografica nazionali riconosciute dal Ministero della Cultura. Tra i fondatori ancora attivi, oltre a Ludovica, c’è Massimo Colombi, proprietario del Mignon, Mariola Rancati; soci più presenti sono: Andrea Zanzottera, Simona Serra, Daniele Lazzarin, Fausta Cacciabue, Silvia Bisso e Giuliana Morsilli.

“Siamo nati con l’obiettivo di fare formazione e informazione cinematografica – spiega Ludovica. In questo senso, abbiamo organizzato rassegne, incontri a tema (per esempio sull’ambiente, alimentazione, guerra) in collegamento coi Festival, abbiamo un legame molto forte con il cinema latino americano; nel corso degli anni abbiamo creato un laboratorio triennale chiamato “Tigullio Cinema” sul fare e sul parlare di cinema, al cui interno erano inclusi corsi di sceneggiatura, regia, montaggio con addetti ai lavori come docenti (per quanto riguarda il “fare cinema”) e corsi di critica e di lettura del film, applicazioni alla lettura ( per quanto riguarda il “parlare di cinema”), tenuti da Lazzarin. Lamaca Gioconda ha, inoltre, tenuto interventi nelle scuole, dall’asilo nido fino all’università, con il professore Marco Cipolloni, direttore del Dipartimento Unimore (Università Modena e Reggio Emilia) e ora professore a Genova. Ha stretto un legame col territorio, grazie in particolare ad Anna Gori, utilizzando il cinema per parlare dei problemi del territorio.

“Per tredici anni abbiamo organizzato CimAmeriche – racconta orgogliosa Marini -, festival cinematografico sulla migrazione e il gusto, il cui obiettivo era di riportare a casa cineasti famosi nelle Americhe che avevano radici nel Levante ligure (tra cui, Juan Bautista Stagnaro, Sergio Trabucco e Chiara Varese), con, come risultato, connessioni che durano tutt’oggi. Il festival si è concluso nel 2016. Ancora, abbiamo collaborato a lungo con la cineteca Griffith, di Alba Gandolfo e Massimo Patrone, una realtà genovese molto importante che ha dato vita a tante collaborazioni a livello nazionale; la Griffith è un vero e proprio patrimonio”.

Lamaca Gioconda è anche impegnata sul discorso dei diritti umani: “abbiamo realizzato un cortometraggio, documentari, diversi lavori legati a questo tema, come “Cinediritti”. Abbiamo viaggiato ad Haiti, Cuba e ogni volta abbiamo fatto reportage. Siamo sensibili a tutte le tematiche sociali e sociosanitarie, compresa la questione femminile”.

Per supportare le iniziative in questo campo Lamaca ha prodotto il suo unico lungometraggio, “Uargh!”, girato interamente nell’ex manicomio psichiatrico di Genova Quarto, e presentato a Cannes a maggio del 2016. Nel  2018 Lamaca ha fondato CimaProd, società di produzione cinematografica che adesso inizia ad avere buone commissioni internazionali  e che nasce da esperienze del circolo e dal Festival CimAmeriche. Altra iniziativa importante, fatta insieme al Comune di Chiavari – Assessorato alla Cultura, è il Cinema all’Aperto (“Cinema sotto le stelle”) nei mesi di luglio e agosto, portato avanti da tre anni.

“Quest’anno purtroppo i fondi non sono arrivati in tempo. Contiamo di ripeterlo l’anno prossimo”, auspica Ludovica Marini. “Lamaca Giocanda – Marini ci tiene a sottolinearlo – non ha  connotazione politica; “siamo estremamente indipendenti, la politica non è mai entrata, ne siamo stati sempre lontani, ognuno ha le proprie idee certo, ma dento Lamaca ci sono tutte le idee, c’è una bella e vera pluralità. C’è impegno civile sociale; laddove c’è autonomia di critica e di coinvolgimento ci siamo, laddove c’è necessità di tessera non ci siamo. Siamo per l’autonomia intellettuale e culturale. Ci siamo fatti da soli, sempre. Per noi ciò è stato un pregio, significa rispetto da parte dei professionisti verso di noi. Il nostro obiettivo è una cultura che non sia monopolizzata”.

“Durante la pandemia abbiamo continuato a tenere rapporti con persone, mantenendo rassegne on line tramite circuiti cinematografici, come il Mignon – al quale ci siamo sempre appoggiati , ancora adesso siamo in sintonia, e non potrebbe essere che così: Colombi è un socio fondatore – , e poi in sede su appuntamento abbiamo aperto al pubblico i nostri archivi (si arriva al migliaio; Oreste De Fornari, noto critico cinematografico ci ha donato tutto il proprio archivio, da catalogare)”.

“Festeggeremo i trent’anni  a dicembre, prima di Natale con una mostra itinerante a Chiavari, nei punti della città più significativi per il cinema; incontri editoriali; una proiezione inedita sul cinema a Chiavari. Insomma, tutto quello che ci ha caratterizzato dal 1992 ad oggi. Ci saranno testimonial di questi trent’anni: registi, scrittori, critici, la cui gestione è affidata a Lazzarin e Marco Cipolloni. Nel percorso di ricerca sul territorio per i trent’anni ci hanno aiutato anche Marco Levaggi, Franco Casoni, Renato Venturelli, Giancarlo Merlino. E’ ancora in itinere questo documento. Trent’anni di cinema significa cultura, capacità di dialogare con la realtà, di sensibilizzare a una visione. E’ una responsabilità culturale, che è estremamente importante, specie nei momenti storici di passaggio come questo. Il cinema è un rito collettivo, non è solo la televisione in una casa, noi nasciamo dalla e con la pellicola. Ora siamo arrivati al digitale con tutto quello che comporta: oggi c’è molto individualismo, invece il patrimonio della visione collettiva di una sala è da non perdere. All’inizio del Novecento avevamo quindici sale a Chiavari, tra sale interne e arene estive, ora ne abbiamo una: un cambiamento epocale. La sala cinematografica non può sparire”.

La nuova stagione, oltre ai festeggiamenti per i trent’anni, porterà nuove rassegne da strutturare,  il ritorno dI Cinema all’Aperto col Comune, la collaborazione con CimaProd per le produzioni dell’anno prossimo, le collaborazioni sul territorio come Land, network cinematografico nato a Genova, e l’IMFI(Istituto per le materie e le forme inconsapevoli), con sede a Quarto. La prima del “Morso del Ramarro” sarà al Mignon, nostra casa, il 7 di ottobre. Lamaca Gioconda ci e vi aspetta!

 

Foto :

 1   Manifesto del film “Uargh!”

2  Locandina di rassegna sul cinema di                 Michelangelo Antonioni con intervento             del regista

3  Locandina di Cinema all’Aperto

4  Pressbook de Lamaca Gioconda 

5  Librone delle firme di Le ArteCinema

6  Sede in Corso Gianelli, a Chiavari