L’inflazione aumenta trainata dai prezzi dei prodotti energetici - LevanteNews
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Difendiamo il portafoglio

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L’inflazione aumenta trainata dai prezzi dei prodotti energetici

Le famiglie, i professionisti e le imprese rischiano di vedere eroso il potere di acquisto dei loro depositi.

Sigaretta

Da Cristian Pietrini Dottore Commercialista e Revisore Legale

Nella giornata di ieri, 17 gennaio, l’ISTAT ha pubblicato i dati relativi all’inflazione del mese di dicembre 2021, e da quanto apprendiamo dallo stesso Istituto, purtroppo per le famiglie italiane, non si tratta di una buona notizia, in quanto l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, è aumentato su base mensile, portando l’inflazione al 3,9%. Siamo di fronte purtroppo all’aumento più ampio dal 2012, e questo incremento è essenzialmente trainato dall’andamento dei prezzi degli energetici (+14,1%). Al netto di questi beni, nel 2021, la crescita dei prezzi al consumo sarebbe stata la stessa registrata nell’anno precedente (+0,7%).

Come ben immaginate, l’aumento dell’inflazione purtroppo mette a rischio i depositi liquidi, sia come famiglie che come imprese e professionisti, situazione a dir poco allarmante visto che dall’ultimo “RAPPORTO MENSILE ABI1  – Dicembre 2021” disponibile, relativo al mese di novembre 2021, gli italiani avevano “parcheggiati” sui propri conti correnti ben 1.814,50 miliardi di euro.

La situazione come potete ben immaginare è sempre influenzata dal timore del futuro, a causa della pandemia Covid-19, ed è ormai evidente a tutti noi, che abbinata all’aumento dei prezzi energetici, che stanno andando ad intaccare i prezzi di beni e servizi di cui usufruiamo nella quotidianità, può portare diversi svantaggi sul lungo periodo sui fondi liquidi, in quanto lasciare il proprio denaro così tanto fermo sui conti corrente, in attesa che “la tempesta” sia passata, porta non solo all’aumento dei costi fissi per la gestione dei conti correnti, ma come abbiamo appena visto esaminando i dati ISTAT, al pericolo di una impennata dell’inflazione, ovvero dell’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi.

Reale conseguenza di questa spirale inflattiva è quindi la progressiva erosione del potere d’acquisto del denaro, se non abbinato ad un aumento progressivo del suo rendimento almeno pari al tasso di crescita dell’inflazione. Le conseguenze, se la situazione dovesse perdurare nel tempo, sono nefaste visto che a titolo d’esempio, se decidiamo di tenere sul conto corrente 10.000 euro per 10 anni con un tasso costante di inflazione del 3,90%, alla fine del periodo ci troveremo ad avere come reale valore del denaro depositato, una somma con un potere di acquisto pari a 6700 a cui ovviamente andrebbero detratti  annualmente i costi di gestione del conto e l’imposta di bollo.

Come potete immaginare il rischio è quello di ritrovarsi dimezzato il capitale iniziale con gravi conseguenza per il benessere futuro della propria famiglia e del proprio tenore di vita. Per questo motivo in un periodo dove l’inflazione sta viaggiando a ritmi vertiginosi, è consigliabile tenere sui propri conti correnti lo stretto necessario per i futuri impegni di spesa a breve termine (assicurazioni, contributi previdenziali se siete delle partite IVA, imposte da versare, ecc.), investendo la parte che eccede, con l’obiettivo primario di non perdere potere d’acquisto dei nostri sudati guadagni.

Ragionando in questi termini, ovviamente affiancati da professionisti del settore che puntino a gestire il portafoglio in maniera diversificata, non solo dal punto di vista geografico ma anche sotto il punto di vista dei prodotti finanziari, potenzialmente si potrebbe riuscire a contrastare non solo la volatilità dei mercati, ottenendo delle performance nel corso del tempo, ma anche a difendere il potere d’acquisto dei nostri risparmi. Per eventuali maggiori approfondimenti sulla gestione del proprio portafoglio personale, vi rimando all’articolo del 2 gennaio 2022 dal titolo La Pianificazione Finanziaria Familiare, strumento a tutela del budget delle famiglie